La prevenzione primaria: sana alimentazione e attività fisica
Prima che ciò accada, le donne dovranno essere sempre più attente alla prevenzione, a partire da quella primaria. Se è vero, infatti, che sulla predisposizione genetica e sull'ereditarietà poco si possa fare, al di là dei controlli periodici in caso di familiarità, è anche dimostrato che tutti possano intervenire sulle cosiddette cause esterne, ovvero quei fattori di rischio in grado di contribuire all'insorgere della neoplasia.
Il prezioso decalogo per la prevenzione dei tumori è stato illustrato da Raffaele Ardito, Responsabile Day Hospital oncologico del Centro lucano, che ha spiegato come le abitudini, alimentari e non solo, possano giocare un ruolo importante nella prevenzione primaria. Dunque, bando al fumo, all'alcol e alla sedentarietà e attenzione alle fonti di radiazioni e alle infezioni. La dieta mediterranea – povera di grassi saturi - e un'attività fisica costante seppur dolce – passeggiate a piedi o in bicicletta, ad esempio - possono essere, invece, ottime alleate nella battaglia ai tumori che tutti, anche le persone sane, dovrebbero ingaggiare. Il tutto è avvalorato da studi scientifici che, come riportato da Aldo Cammarota, Direttore UOC di Radiologia del CROB, hanno riconosciuto alla prevenzione primaria la capacità di ridurre del 30% i casi di tumore alla mammella.
La prevenzione secondaria: l'importanza della mammografia
Le donne che hanno sconfitto il cancro
Per le donne che hanno già combattuto contro il tumore alle mammelle e lo hanno sconfitto, è fondamentale invece un monitoraggio personalizzato per almeno 10 anni. Anche per loro, ha spiegato il Direttore sanitario del CROB Sergio Maria Molinari, è importante seguire una sana alimentazione e fare attività fisica; il controllo, inoltre, deve anche considerare che le pazienti sottoposte a chemioterapia possono sviluppare malattie cardiovascolari sia durante il trattamento che a distanza di tempo.
Agata come luogo di ascolto
All'incontro, moderato dalla socia Agata Ilenia Orlando, sono intervenuti anche Mariangela Pagetta del PTS Tinchi, nonché Vice Presidente di Agata, e Andrea Morlino, referente di Chirurgia senologica presso il CROB. Non ha potuto partecipare, invece, il Presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica, che ha inviato i suoi saluti agli intervenuti.
Al termine dei lavori, sono stati numerosi gli interventi dal pubblico. La sala consiliare di Marconia è diventata così quel 'luogo' che Agata aveva immaginato nel suo atto di nascita, un posto in cui ognuno possa sentirsi libero di dar voce ai propri dubbi, "partendo dal presupposto che il cancro non è uno scherzo e che di cancro si muore. Ma senza dimenticare che il cancro si può e si deve combattere, ma prima ancora si deve cercare di prevenirlo".
Marika Iannuzziello