Una gran festa di popolo per salutare il protettore della città San Rocco, traslato in piazza La Salsa solo per alcune ore nella serata del 16, il giorno a lui dedicato. Il tutto si è svolto nel massimo rispetto delle normative relative alla emergenza sanitaria.
La statua portata a spalla a turno dai portatori di S. Rocco in divisa, ha lasciato la chiesa Madre del rione Terravecchia dove lo aveva ospitato per alcuni giorni, osannato durante il percorso, da una gran folla di fedeli. Commovente il passaggio nella piazza omonima davanti alla sua Chiesa (chiusa ormai dal novembre 2012 per motivi statici, con i lavori a buon punto per essere portati a termine e che preluderanno alla sua riapertura), accompagnato dalle note della Banda Città di Pisticci del Maestro Mariano Pastore, accolto dalle ovazioni dei fedeli che poi lo hanno seguito nell’Anfiteatro La Salsa del rione Dirupo dove erano state posizionate centinaia di sedie tutte a distanza di sicurezza.
All’ingresso della stessa rigorosi controlli per tutti, sulla mascherina obbligatoria e sulla misurazione della temperatura per ciascuno. L’effige del Santo è stata sistemata al centro del grande palco dove poi, a partire dalle ore 21:00 è stata celebrata una solenne cerimonia religiosa con Santa Messa - cantata dal grande Coro Interparrocchiale - e concelebrata dal nuovo parroco di San Pietro e Paolo don Rosario Manco, con don Michele Leone e don Antonio Di Leo.
Per tutta una serata, la sua, San Rocco si è presa la grande piazza da sempre sede di grandi spettacoli proprio di fine feste di mezz’agosto, da dove – ricordiamo - sono passati i più grandi complessi e cantanti italiani. La statua ha troneggiato fino a mezzanotte, di fronte ad una grande partecipazione del suo popolo di fedeli che da sempre lo ama, lo rispetta e lo onora.
Una festa quest’anno purtroppo, con un programma abbastanza ridotto a causa della terribile emergenza. Ci sono mancate e ci mancheranno tante cose: dalla solenne processione del giorno 16 attraverso quasi tutte le strade della città, alla spettacolare sfilata del Carro Trionfale della sera del 17, alle illuminazioni a giorno (a riguardo si lamenta che qualche piccola cosa, comunque si poteva anche fare), i fuochi pirotecnici, le bande musicali, le esibizioni canore della sera del 18. Ma soprattutto manca un pò quella straordinaria atmosfera che solitamente accompagnava le nostre feste patronali, fiore all’occhiello di tutto il basso materano e parte del metapontino.
Ritornando alla serata del 16, presenti alla processione e alla cerimonia nel piazzale, la sindaca Viviana Verri in forma ufficiale, il vice sindaco Maria Grazia Ricchiuti, gli assessori, Salvatore De Angelis, Filippo Ambrosini, Francesco Radesca e il presidente del Consiglio Gianpiero Andrulli. Presenti anche autorità Militari come il Comandante della Polizia Locale Capitano Nicola Testa, il Tenente Cosimo Ciampa e il Maresciallo Capo Giuseppe Laselva per l’Arma, l’Ispettore Superiore Antonio Grieco per il Commissariato di Polizia e il Colonnello Medico in servizio dell’Esercito Francesco Vena. In tarda serata la statua è stata riportata nella sua cappelle di Corso Margherita, vegliato per tutta la notte. Da sottolineare, durante la giornata, un significativo messaggio alla cittadinanza, sulle festività, da parte del primo cittadino Verri.
<p>Michele Selvaggi</p>"</p>"