Solo riti religiosi per le festività in onore della Madonna di Viggiano

I veti del Covid 19, non finiscono mai. Per la prima volta, dopo 45 anni infatti, i festeggiamenti per la Madonna di Viggiano, qui sempre solenni nella prima domenica di settembre, quest’anno si celebrano solo con riti religiosi. Sante messe per tutta la giornata, processioni e da qualche anno una chilometrica fiaccolata che attraversava le strade più importanti della città, che praticamente chiudeva questa, da sempre, sentitissima festività in onore della Madonna Nera del Sacro Monte di Viggiano.
Un programma ridotto che è iniziato venerdì 28 agosto con la traslazione della statua della Beata Vergine nella chiesa di Sant’Antonio dove è poi iniziata la novena in sua devozione.
Per domenica 6 settembre, questo il programma stilato dal parroco don Michele Leone, in cui sono previste la celebrazione di tre Sante Messe, la prima alle ore 9,00 in piazza Umberto I°, la seconda alle ore 11,00 nella chiesa di Sant’Antonio, la terza, serale, alle ore 18,00 nella grande piazza Umberto I°, con la celebrazione del Sacramento della Confermazione.
La Patrona della Basilicata, la Madonna di Viggiano, è particolarmente venerata dai fedeli della nostra città dove, ben 45 anni (1975), fu eretta una grande statua che tutt’oggi troneggia nel piazzale di via Cantisano, antistante l’ex edificio scolastico elementare e che si sta provvedendo al suo particolare restauro.

Effige sempre piena di fiori, a testimonianza del grande affetto che per Essa nutre il popolo pisticcese.
Purtroppo, era proprio la domenica 6 settembre del 1992, viene ricordato anche per una dolorosa vicenda che si consumò proprio al termine della processione serale con protagonista una anziana donna, tale Vincenzina Rosano, che aveva appena partecipato alla processione in onore della Madonna di Viggiano. Al termine del rito, la donna avrebbe dovuto far ritorno a casa, dove purtroppo non giunse mai. Il mancato ritorno a quell’ora tardA allarmò i familiari che con l’aiuto di parenti e amici la cercarono per la sera e tutta la notte. Contraddittorie testimonianze registravano la sua presenza in diverse parti dell’abitato. Un grande spiegamento di volontari e forze dell’ordine si mobilitò alla sua ricerca per diversi giorni, setacciando il territorio comunale. Vani tutti i tentativi. Nonna Vincenzina era proprio sparita nel nulla. Sono trascorsi quasi sei lustri da quell’episodio e di quella vecchietta, purtroppo non si è saputo più nulla. Un mistero.
Tutti gli anni, proprio il giorno della festività della Madonna Nera, il parroco don Leone non ha mancato mai di ricordare la dolorosa scomparsa di quella vecchietta.

Michele Selvaggi</p>"

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