Comunali 2016: dall'eccessivo frazionamento a quattro opzioni politicamente logiche

Alla vigilia sembrava improbabile che da un quadro politico frammentato come quello pisticcese potessero venir fuori solo quattro candidati a sindaco.  Alla fine, nonostante lunghe ed estenuanti trattative in parte ispirate anche da un possibilismo a volte troppo spregiudicato rispetto alla fisiologica esistenza di differenze politiche fra le coalizioni ed i candidati a sindaco, sono venuti fuori tre poli politicamente logici ai quali si aggiunge il Movimento 5 Stelle. Non ci sono candidati sindaci ‘minori’ né di ‘disturbo’. Non molto alte le possibilità di apparentamento all’eventuale secondo turno di ballottaggio.

Collegate ai quattro candidati sindaci per le prossime comunali di Pisticci ci sono complessivamente 12 liste, che raccolgono la disponibilità di 189 candidati alla carica di consigliere comunale. Rispetto al 2011 ci sono 5 liste e 71 candidati in meno. Sono 5 in meno anche i candidati alla carica di sindaco. Nel 2007 i candidati a sindaco furono quattro e le liste otto. Nelle amministrative 2002, invece, i candidati sindaco erano sei e le liste dodici.

I poli venuti fuori dalle trattative sono sostanzialmente dotati di una loro logica politica. Quello del Pd richiama il centro sinistra che rientra nella filiera del governo regionale, soprattutto guardando all’asse Pd – Udc. All’ultimo momento la coalizione ha chiuso l’intesa con Uniti per Pisticci e Marconia che fa riferimento alla Sel. L’accordo è stato raggiunto in extremis dopo il fallimento del polo civico al quale la stessa Sel sembrava poter aderire peraltro con altro simbolo civico. Poi il polo si è sfaldato e sono maturate altre decisioni. Nella lista anche i massimi riferimenti provinciali e cittadini di Sel, Eligio Iannuzziello e Marino. Chiude il polo, la civica Pisticci Democratica.

L’altro raggruppamento ascrivibile al centro sinistra è quello che ricandida il sindaco uscente Vito Di Trani, sostenuto da Forum Democratico, la civica che cinque anni fa ruppe con il Pd ufficiale. La lista di Forum ingloba sei componenti dell’attuale amministrazione comunale, mentre altri tre sono candidati con la lista Di Trani Sindaco. La terza lista è Insieme Si Può che fa riferimento alla sinistra Pd ed è capeggiata da Sandro Bifulco, ovvero dal marito della presidente del Pd Pisticci, Camilla Canterino. Il gruppo, che si pone nell’ottica dei riformisti e che ha avuto di recente un approccio critico all’attività del governo regionale, doveva far parte, come Sel, del polo civico poi naufragato. Alla fine ha preso una scelta diametralmente opposta rispetto agli ex compagni di viaggio. Il mix permette di affiancare all’area, in linea di massima, l’attributo di centro sinistra critico.

L’altro polo di quattro liste è quello che sostiene Michele Leone ed è inquadrabile in una connotazione di centro destra. Leone, democristiano, poi con Forza Italia e poi con Udc, ha creato la civica Paese Unico, che presenta anche suoi compagni di viaggio nell’amministrazione comunale precedente. Pisticci Popolare è la civica che fa riferimento ad Ncd, mentre Nuovo Futuro fa riferimento a CoR. Idea per Pisticci e Marconia sancisce infine l’accordo con il Movimento Idea di cui è referente regionale Rossana Florio. La storica alleata di Nicola Benedetto si è accordata negli ultimi giorni con il polo a tre che già in precedenza aveva annunciato di sostenere Leone. Non c’è, tuttavia, un impegno diretto di Benedetto, che in un primo momento sembrava poter essere l’ispiratore di un’altra lista, non presente ai nastri di partenza. Tecnicamente, insomma, non c’è una intesa Benedetto – Leone, ma un sostegno a Leone della lista capeggiata da Rossana Florio, che fra gli altri ospita il coordinatore cittadino di Forza Italia, Martino Vitelli, a sugellare ulteriormente l’inquadramento del polo nell’area di centro destra.

Non c’è molto spazio per ragionamenti ampi rispetto alla lista del Movimento 5 Stelle, che sostiene il candidato sindaco Viviana Verri con 16 outsider. Puntano sulla possibilità di poter formulare una proposta programmatica libera dalle normali mediazioni derivanti dalla politica delle alleanze. Come elemento di novità e sulla spinta della rapida ascesa del Movimento a livello nazionale, si contrappongono all'intero blocco degli altri tre candidati che hanno rappresentato la politica locale negli ultimi 15-20 anni.

Roberto D'Alessandro

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