Il tenente Di Bello escluso dalla campagna elettorale di Pisticci

E’ l’ex tenente della Polizia Provinciale di Potenza, Giuseppe Di Bello, l’escluso eccellente dalla competizione elettorale per le prossime amministrative a Pisticci. Di Bello, infatti, pur essendo potentino e vivendo nel capoluogo di Regione, dove lavora, aveva deciso di accettare la candidatura nella lista civica “Insieme si può”, che sostiene il candidato sindaco Vito Di Trani: una candidatura, la sua, dalla forte valenza ambientalista, tenuto conto dei trascorsi, suo malgrado anche giudiziari, che Di Bello vanta nel settore della tutela della salute e dell’ambiente in tutta la regione.
Invece, l’amara sorpresa: Di Bello, a giudizio della sottocommissione elettorale, avrebbe omesso di produrre il certificato di iscrizione nelle liste elettorali, che normalmente va a corredare la dichiarazione di accettazione della candidatura. Ma c’è di più: a nome di Di Bello, infatti, non risulterebbe alcuna domanda di accettazione della candidatura. In effetti, spulciando tra gli elenchi dei candidati diffusi appena dopo la presentazione a Palazzo Giannantonio, nella lista “Insieme si può” risulta candidato Vincenzo Di Bello e non Giuseppe Di Bello. Insomma, una specie di giallo o di pasticcio burocratico che sarebbe costato la candidatura nel Comune più popoloso di Basilicata (peraltro afflitto da gravi problemi ambientali) dopo i due capoluoghi.
Di Bello ha preannunciato ricorso al Tar avverso il provvedimento di esclusione, anche se, di fatto, il termine entro il quale il ricorso va depositato scade oggi: difficile ipotizzare, dunque, che l’esponente di “Liberiamo la Basilicata” abbia dato corso ai suoi propositi tenuto conto che fino a ieri l’atto di impugnazione non era stato ancora redatto. Una cosa, però, è certa: la campagna elettorale a Pisticci ha perso uno dei sicuri protagonisti, posto che senza alcun dubbio il tema della tutela dell’ambiente sarà uno di quelli più gettonati nel corso di comizi, incontri e dibattiti.

Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno

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