Ci rivolgiamo direttamente a Lei, primo cittadino del comune di Pisticci, affinchè possa chiarire alcuni nostri dubbi e perplessità circa il ritardo dei lavori nei nostri plessi che a giorni dovrebbero accogliere i bambini e i ragazzi che frequentano la nostra scuola. Sappiamo bene che l'emergenza COVID chiede a tutti un impegno fuori dall'ordinario al fine di garantire condizioni di sicurezza e tutela della salute pubblica e, al tempo stesso, assicurare il sacrosanto diritto all'istruzione. Il 10 Settembre la rappresentanza della Commissione Covid si è resa conto, visitando i nostri plessi, che gli adeguamenti "Covid" sono solo poca cosa rispetto a ciò che andava fatto, come normale manutenzione, e non è stato fatto per rendere questi edifici degni di essere chiamati "SCUOLE". Per "normale manutenzione" intendiamo ad esempio i giardini esterni pieni di erbacce arse dal sole, spazi esterni impraticabili e pericolosi come le pavimentazioni dei piazzali intorno ai plessi che da anni si trovano in stato di abbandono e in situazione fatiscente. Ora più che mai questi spazi servono per permettere agli alunni di usufruire di accessi ulteriori per non creare assembramenti all'ingresso dei plessi e che, a causa di questa situazione, non potranno essere utilizzati, creando non pochi problemi all'istituzione scolastica, ma soprattutto alla sicurezza degli alunni. Non consideriamo poi la situazione interna dei nostri plessi che necessitano di lavori di idraulica, edilizia e soprattutto di messa in sicurezza degli infissi interni (segnalati prima dell'emergenza COVID per il rischio distacco e ora perché sigillati al punto da non poter garantire la corretta aerazione prevista dall'ISS e dal CTS), mai presi in considerazione, nonostante ripetute comunicazioni scritte da parte del nostro istituto. Abbiamo appreso, secondo quello che Lei ha dichiarato ai mezzi stampa, che la nostra scuola ha comunicato tardi ciò che doveva essere fatto per l'adeguamento Covid ma, alla luce di ciò che ad oggi non è accaduto, noi ci chiediamo: "Come sperare nel "superfluo" se non viene fatto nemmeno il "necessario"? Pare non siano serviti a niente gli incontri fatti con l'ente comunale già dal 20 Luglio per tentare di collaborare ed insieme pianificare tutto quello che doveva servire per l'avvio di questo difficilissimo anno scolastico. Dal canto nostro, avremmo dovuto incontrarci per organizzare tutte quelle attività che ogni scuola avvia sin dai primi giorni di settembre, ma abbiamo dovuto farle a distanza, sulla piattaforma messa a disposizione dalla scuola, perché i locali, che avrebbero potuto accoglierci in sicurezza, non sono ancora disponibili.
I DOCENTI DELL' I. C . "Q. O. FLACCO DI MARCONIA