Ma la partita di Bitonto del 6 giugno 2010 ha una storia a sé. Un fascino particolare, adrenalina dispersa a quintali ed un risultato che ebbe "il sapore dell'impresa, il senso del miracolo ed il bacio dell'incoscienza" come venne definito, all'epoca, dalla penna del direttore della nostra testata giornalistica. La vittoria, tanto inaspettata quanto desiderata dagli sportivi pisticcesi, che accorsero in gran numero al "Degli Ulivi", si materializzò e fu un tripudio di lacrime di gioia, di abbracci, di emozioni, di festeggiamenti. "La partita" compie 10 anni, ma il suo ricordo non sbiadisce.
Correva, dunque, l'anno 2010 quando un manipolo di uomini con alla guida un fiero condottiero di nome Pasquale Arleo, approdò in terra bitontina per disputare il ritorno dei play out del girone H di serie D, quello che avrebbe deciso le sorti di una intera stagione calcistica. Una stagione calcistica tribolata, a tratti deprimente, con il girone di andata conclusosi mestamente al penultimo posto (che significava retrocessione diretta) con soli 9 punti frutto di 2 vittorie, entrambe ottenute fuori casa, e 3 pareggi.
L'andata al Michetti terminò sullo 0 a 0. Al ritorno il Bitonto, che aveva concluso la stagione classificandosi più in alto del Pisticci, per salvarsi poteva contare su due risultati su tre. Il Pisticci era costretto, quindi, a vincere. Il manipolo di uomini era dato per spacciato date le non incoraggianti notizie provenienti dalla terra pugliese che vedeva i bitontini certi della vittoria non fosse altro per il clima non di certo cordiale che serpeggiava nel pregara e negli spogliatoi.
Ma il drappello di uomini approdò al "Degli Ulivi" mai domo e con la consapevolezza che avrebbe potuto scrivere in positivo una delle pagine di storia del calcio pisticcese.
Fu così che Marino, Basile, Polichetti, Guarino, Malafronte, Di Maria, Palladino, Farinola, Lupacchio, D'Aniello e Parente scesero sul terreno di gioco sotto un sole infuocato e con al seguito un gruppo nutrito di gente pazza per i colori gialloble per dimostrare che tutto quanto era ancora possibile.
La vittoria fu merito di tutto il manipolo di uomini: da chi entrò sul terreno di gioco a chi restò in panchina, da chi raggiunse Bitonto a chi rimase a casa aspettando e fremendo nell'attesa di sapere come sarebbe finita la gara.
Senza dimenticare i pianti gioiosi del presidente Donato Panetta e del suo vice Domenico Albano i quali, con difficoltà economiche senza pari nel girone, seppero mettere in piedi una realtà vincente. A loro andrà per sempre il merito di aver raggiunto uno degli obiettivi più importanti mai raggiunti dal calcio pisticcese.
Quella sfida, necessaria per mettere rimedio ad una stagione altalenante, raccoglie in pieno tutto quanto è lo sport: sacrificio, passione, voglia di farcela a prescindere e alla fine gioia per aver raggiunto il traguardo.
Dopo 10 anni ancora GRAZIE RAGAZZI! Grazie al manipolo di uomini capeggiato da mister Arleo per quanto scritto nel bellissimo libro dei ricordi gialloble.
Alessandro Lopergolo - Vittorio Ricchiuto