L'umanità degli hospice ed il bisogno di una politica più umana. Lettera di un figlio che ha perso il padre
- Post 11 Giugno 2013
Gli Hospice sono strutture sanitarie residenziali per malati terminali, soprattutto malati di cancro, centri d’accoglienza e ricovero temporaneo in cui il paziente viene accompagnato nelle ultime fasi della sua vita con un appropriato sostegno medico, psicologico e spirituale affinché le viva con dignità nel modo meno traumatico e doloroso possibile .Trovare un Uomo costretto e umiliato in un letto di incomprensibile sofferenza, soprattutto quando è carne della tua carne e sangue del tuo sangue, è un dolore atroce e un insopportabile senso di impotenza. Avere il supporto di centri come questi per le cure palliative che privilegiano la centralità di pazienti e famiglie nella lotta al dolore, è spesso l’unica, e forse la migliore, risorsa che ti rimane. La forza di un Hospice è quella di avere al suo interno professionisti qualificati e insieme profondamente solidali col dolore e la sofferenza e che accompagnano con umana pietà il malato per un pezzo di strada, l’ultimo, che conduce alla destinazione finale.
Il mio vuole essere non solo il pubblico ringraziamento al dottor Giuseppe Agneta a capo della struttura e a tutti gli operatori dell’Hospice di Stigliano che si sono presi cura di mio padre, aiutando me e la mia famiglia nell’affrontare il più devastante dramma della nostra esistenza, ma anche l’invito alla politica e ai pubblici amministratori a sostenere e potenziare centri simili perché ce n’è un gran bisogno e perché promuovere ed estendere la rete assistenziale degli Hospice e delle cure palliative coinvolge non solo il singolo caso, ma rappresenta inevitabilmente il miglioramento del benessere dell’intera collettività.
Infine un grazie commosso all’intera comunità che ha voluto manifestare la sua vicinanza alla nostra famiglia in ricordo di Caplisc.
Antonio Camardo
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