Alle ore 20.00 circa dello scorso sabato, giungeva in Questura la madre di una diciassettenne che, in forte stato di agitazione, riferiva di aver visualizzato sul proprio profilo WhatsApp, un messaggio inviato dalla propria figlia su un gruppo creato ad hoc e in cui manifestava la volontà di togliersi la vita.
Il dispositivo di sicurezza della Questura veniva attivato anche attraverso l'allerta dei diversi equipaggi dislocati sul territorio, anche del Reparto Prevenzione Crimine e con l'attivazione del dispositivo di emergenza che prevede la geo localizzazione che segnalava l'utenza cellulare della giovane nella zona di Rione Pini, dove le operazioni di rintraccio, però, davano esito negativo.
L'attività incessante proseguiva senza sosta, riuscendo a rintracciare la sorella della minore scomparsa, la quale aveva appena ricevuto da lei un messaggio.
Vista questa circostanza utile alle ricerche, si proseguivano assieme alla sorella e ad un'amica della ragazza che aveva assunto, su indicazione dei poliziotti, un contatto diretto, tramite videochiamata.
Tale circostanza permetteva di individuare in via San Nicola del Sole il luogo da cui chiamava.
Subito dopo venivano finalizzate le ricerche che permettevano, seppur con non poche difficoltà, il rintraccio della ragazza che si era rifugiata in un anfratto sulle scalinate di uno stabile ove stava mettendo in atto il proposito di togliersi la vita. All'atto del rintraccio era seduta a terra, visibilmente scossa, con sguardo assente e con evidenti ferite da taglio sull'avambraccio e sulla mano destra dai quali usciva molto sangue.