Dimissioni De Angelis: per Di Benedetto di Fratelli d'Italia la maggioranza può anche dimettersi

Le dimissioni dell’Assessore ai lavori pubblici, Ing. De Angelis, non possono passare inosservate e non essere, quindi, sottoposte ad analisi politica, sia perché rassegnate anzi tempo rispetto alla naturale scadenza del mandato dell’Amministrazione comunale, sia perché formalizzate all’indomani di una riorganizzazione della dirigenza dell’Ufficio tecnico e soprattutto dopo un violentissimo Consiglio comunale, segnato da accuse reciproche di atteggiamenti mafiosi, tra maggioranza ed opposizione.
Ammirevole l’apologia in favore dell’Assessore da parte del sindaco Verri, ma riteniamo ci sia qualcosa che non quadri in queste dimissioni. E non perché ci piace vedere gli accadimenti dell’Amministrazione comunale con “la lente distorta del tornaconto politico”, come asserito dal Sindaco, ma perché riteniamo che chiunque eserciti un mandato politico, perché eletto dai cittadini o perché destinatario di una delega assessorile, debba accettare civilmente, senza alcuna acredine, il giudizio degli elettori, anche laddove non appare positivo, come in questo caso.
Si, perché, a conti fatti, come si fa ad affermare che il bilancio dell’attività dell’assessore ai lavori Pubblici sia positivo, quando, il Sindaco, piuttosto che parlarci di quante e quali opere pubbliche si è arricchito il Comune, ci parla di “concertazioni”, “monitoraggio”, “attività che vedranno a breve la loro conclusione”, praticamente di fuffa? Rammentiamo, poi, che da parte dell’Assessore De Angelis, non vi è stato alcun blocco del progetto della IRLE, società, che si occupa di trattamento catalitico non combustivo di diversi tipi di rifiuti e che a breve inizierà la propria attività nell’area industriale della Val Basento, come disposto dal Tribunale Amministrativo Regionale.
L’onestà, quella virtù da qualcuno tanto invocata, vuole che le cose si dicano fino in fondo.
Il Paese sta cadendo a pezzi, di manutenzioni neanche a parlarne, né ordinarie né straordinarie, strade sgarrupate ovunque, marciapiedi rovinati dall’incuria e spesso divelti dalle radici di alberature comunali abbandonate a sé stesse, come accade, soprattutto, in alcune zone di Marconia, dove sono un vero e proprio pericolo per la circolazione stradale. Parcheggio multipiano di Pisticci centro sull’orlo di un collasso statico, campo di calcio di località S. Leonardo inagibile per mancanza di manutenzioni, così come per il campo di calcetto del rione Croci, parco giochi di Marconia in forte decadenza per mancanza di manutenzione agli arredi ludici e di cura del verde. E l’elenco potrebbe continuare.
Però all’Assessore non sono sfuggiti alcuni lavori. Ci riferiamo al rifacimento del marciapiede antistante il negozio di Tabacchi di Tinchi, di proprietà di alcuni sui congiunti.

Se questi lavori fossero stati inseriti in un intervento organico che prevedesse il rifacimento di tutti i marciapiedi sgarrupati del Comune, nessuno avrebbe messo in discussione l’operato dell’assessore De Angelis. Così non è stato e, sinceramente ce ne dispiace, a motivo, soprattutto, del discredito al quale si espone l’Amministrazione pubblica.
Con questo non vogliamo dire che i parenti degli Amministratori locali non devono beneficiare degli interventi pubblici al pari di altri cittadini, ma non devono neanche essere tra i pochi o gli unici a beneficiarne.
Un precetto fondamentale per chi amministra la cosa pubblica prescrive che nell’esercizio delle proprie funzioni non solo si deve essere onesti, ma si deve anche apparire tali.
Ma la cosa che desideriamo stigmatizzare più di ogni altra dell’operato dell’ing. De Angelis, sia in qualità di assessore ai lavori pubblici, sia in qualità di assessore all’ambiente, è il disinteresse dimostrato nei riguardi della vertenza relativa alla depurazione dei liquami di Pisticci centro, non avendo speso neanche una parola, né favorevole, né contraria sul progetto della ex giunta Di Trani che, dissennatamente, prevedeva di allocare il depuratore in località Madonna delle Grazie.  
Per non parlare poi, del progetto, a dir poco scellerato, di allocare il cosiddetto ECOCENTRO, praticamente un ricettacolo di rifiuti speciali e RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) all’ingresso di Pisticci centro, zona questa tanto inopportuna, perché lesiva del decoro urbano, quanto inadeguata perché caratterizzata da pericolosi fenomeni di dissesto idrogeologico.
Tanto detto, se l’Amministrazione comunale pensa ancora di essere portatrice di una politica che fa della trasparenza e della dignità, la propria cifra, dopo la grave defezione maturata per cause non sufficientemente chiarite dell’Assessore che ha gestito le deleghe ed i fascicoli più importanti del Comune, non deve aspettare un altro secondo, deve immediatamente dimettersi.                                          

Francesco Di Benedetto (Commissario Comunale Fratelli d’Italia)

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