Anche in Italia si accentua la tendenza al surriscaldamento con il 2020 che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,01 gradi) l'anno più caldo della media storica, al quarto posto dal 1800, sulla base dell'analisi Coldiretti su dati Isac Cnr.
Gli effetti sono evidenti anche in Basilicata dove i principali invasi contengono attualmente circa 250 milioni di metri cubi di acqua, 50 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. "In particolare- fa sapere Coldiretti Basilicata – è nell'invaso di Monte Cotugno che si registra il calo maggiore, con 41 milioni di metri cubi in meno rispetto ad un anno fa".
Per Coldiretti Basilicata "di fronte alla tropicalizzazione del clima servono opere strutturali per raccogliere l'acqua nei momenti più piovosi creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua, ma occorrono anche interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque. Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l'uso razionale dell'acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l'innovazione con colture meno idro-esigenti – continua Coldiretti Basilicata – non deve essere dimenticato che l'acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell'intero settore alimentare".