Vertenza Aias, nuovo incontro in Regione tra le parti
- Post 05 Dicembre 2016
La questione è ormai nota da anni, ma poco si è mosso in tutto questo tempo. I lavoratori dell'associazione di promozione sociale - che ad oggi, dopo 40 anni di attività, conta 10 centri riabilitativi in tutto il territorio lucano - vantano 4 mesi di stipendi arretrati dall'azienda, la quale si difende tirando in ballo gli impegni assunti dalla Regione Basilicata.
Come ha spiegato in un recente comunicato stampa il presidente Aias Gerardo Alfonso Grippo, "le ragioni dei problemi economici risiedono tutte nella decisione della Regione Basilicata di rivedere un tetto di spesa contrattualizzato e dopo che, invece, le prestazioni erano state già effettuate. Peraltro la Regione Basilicata deliberò impegni, tesi a evitare una ristrutturazione dell'Azienda che prevedeva tagli al personale ormai sovrabbondante, stante il taglio della spesa, mai mantenuto.
Già a maggio scorso, i segretari dei sindacati di categoria, Laurino (Fp Cgil), Locantore (Fp Cisl) e Pisani (Uil Fpl), avevano proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale, circa 170 lavoratori. All'epoca, era intervenuto anche il rappresentante delle famiglie assistiti Aias, Franco Latronico, che aveva sottolineato come l'associazione fosse diventata "punto di riferimento per pazienti e famiglie che nell'intervento sapiente degli operatori ripongono il loro presente e la speranza di futuro, per quella che dovrebbe essere una delle categorie, gli affetti da disabilità, degne di maggiore attenzione e protezione".
Nel metapontino, l'Aias è presente a Marconia, Nova Siri, Scanzano Jonico, Terzo Cavone e Stigliano e dà lavoro a circa 25 operatori.
Marika Iannuzziello
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