28Marzo2024

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Fabio Vena ordinato diacono dall’Arcivescovo di Matera Monsignor Giuseppe Caiazzo

Campane a festa nelle parrocchie di Pisticci centro, Marconia, Tinchi, Pisticci Scalo, per salutare l’ordinazione diaconale di un loro amato, giovane figlio, Fabio Vena.
Cerimonia solenne, quella di lunedi 7 settembre, col rito di imposizione delle mani e preghiera conciliatoria, da parte dell’Arcivescovo di Matera Monsignor Giuseppe Caiazzo. Il tutto si è svolto nel rispetto delle norme sanitarie, nel piazzale della chiesa della Madonna del Carmine di Tinchi, gremito da fedeli del territorio.
Presenti il sindaco Viviana Verri, il sindaco di Ferrandina Donato Martoccia, il rappresentante del Comune di Bernalda Antonio Perrone.
Con l’Arcivescovo, presenti tutti i parroci pisticcesi, da don Michele Leone (da lunedì’ trasferito a Matera) a don Rosario Manco, don Antonio Di Leo, don Giuseppe Di Tolve, don Antonio Lopatriello parroco di Craco, don Leonardo Sisto, don Franco Laviola, don Mattia Albano e tanti altri parroci e sacerdoti della diocesi.

Un evento di grande spiritualità per la comunità locale, già arricchita dalle altre recenti ordinazioni diaconali e sacerdotali che hanno caratterizzato quella che viene indicata come la nuova “Primavera della chiesa pisticcese”.
Nelle parole del vescovo la soddisfazione per questo felice nuovo evento settembrino, che, in un certo senso, ricorda quella che fu la sua ordinazione diaconale del 14 settembre di una quarantina di anni fa. Lo stesso non ha mancato di ricordare al neo diacono la grande responsabilità che lo attende per una missione da affrontare con gioia, ma soprattutto col coraggio della fede. “Tu sei il benvenuto nella nostra famiglia diaconale. Dio ha bisogno di te, ma non dimenticare mai, che tu hai bisogno di Dio”. Da parte sua don Fabio (da oggi si chiama così) composto, ma visibilmente commosso, ha ringraziato il Vescovo, le autorità presenti, il suo parroco don Lorenzo Marcucci, i confratelli sacerdoti, la scuola seminarile, il coro interparrocchiale, il Comitato feste di Tinchi, tutti i fedeli presenti e quanti hanno collaborato alla preparazione della serata. In chiusura, un pensiero particolare per la sua famiglia che lo ha sempre incoraggiato e sostenuto.
Evento importante, per un inno di grande gioia che parte dalla chiesa del Carmine di Tinchi, salutato da tutta una comunità in festa, che al termine della lunga cerimonia, col calare delle prime ombre della sera,  ha tributato una significativa, forte, appassionata ovazione  al neo diacono.

Michele Selvaggi</p>"