A due giorni dal nubifragio che si è accanito sulla frazione di Marconia, e in attesa di stime realistiche dei danni che hanno subìto le abitazioni, le attività commerciali e l'agricoltura, una nuova emergenza si aggiunge nel centro dove ancora gli ultimi scantinati vengono liberati dall'acqua. E' l'emergenza rifiuti che si definisce nell'ambito di una congiuntura piuttosto particolare e sfortunata. La crescita esponenziale ed eccezionale di rifiuti tirati fuori dagli scantinati allagati deve fare i conti con il recentissimo sequestro della discarica comunale La Recisa, dove i Carabinieri del Noe hanno apposto i sigilli proprio sabato scorso. Il fatto di dover conferire, quindi, nella discarica di Tricarico non faciliterà certamente le operazioni di ritiro dei rifiuti solidi urbani, che subiranno con ogni probabilità dei rallentamenti dovuti alle maggiori distanze che i camion dovranno coprire. Intanto, stamattina, tutti i mezzi comunali adibiti alla raccolta sono convogliati su Marconia, che si impone, quindi, come priorità da tutti i punti di vista. L'assessore all'ambiente, Grieco, informa, inoltre, di aver già allertato la Prefettura rappresentando la situazione che si è venuta a creare su questo fronte a Marconia.
Sempre oggi, la ditta Teknoservice sarà a Marconia per la raccolta dei rifiuti ingombranti, elettrici ed elettronici che sono stati depositati ai bordi dei cassonetti. Materassi, vecchi mobili, elettrodomestici, cartoni di libri e giornali, e tutto quanto non più recuperabile sono stati accumulati fin dal pomeriggio nei vari punti di conferimento del centro abitato. Per chi continuerà a disfarsene nelle prossime ore, l'accortezza, come suggerito dal circolo Legambiente Pisticci, dovrà essere quella di lasciarli accanto ai bidoni e alle campane, poiché altrimenti non potrebbero essere recuperati e finirebbero in discarica insieme all'indifferenziata.
Marika Iannuzziello
