Krikka Reggae, parte da Metaponto il tour ‘XV anni di sound e cultura’
- Post 27 Luglio 2017
Il live è stato da sempre il miglior biglietto da visita per la band lucana, la dimensione ideale dove la Krikka sa esprimersi al meglio, come confermato in questa quinta grandissima fatica del sestetto lucano. Oltre alle 22 tracce live del concerto svoltosi a Matera, che ha visto la partecipazione di artisti com 99 posse, Perfect Giddimani, Fido guido, Tonico 70 e il coro polifonico di San Berardino da Siena, nel cofanetto sono inclusi anche tre inediti, a chiudere il capitolo dei primi quindici anni di attività della Krikka reggae.
'Ska baboom time', in collaborazione con i Jamaicans e la Ska nation band, è il rifacimento di uno storico brano del trio vocale jamaicano Bababoom time; il videoclip è stato lanciato in esclusiva dal più importante portale europeo della musica reggae Reggaeville.com ed ha visto in pochi giorni raggiungere migliaia di visualizzazioni . 'Never forget' è un pezzo che, con il suo ritornello in inglese e le liriche struggenti, garantisce un appeal al primo ascolto. Qui la Krikka cavalca un bellissimo ritmo one drop - lo Stone Juice riddim prodotto da Kaya&bang - e canta "Never forget your roots, that's the way to know you really want to do! (l'importanza delle nostre radici saranno sempre presenti nel nostro futuro!)". Il disco si chiude con la traccia "Una giornata di sole", realizzato con Jah Sazzah, storico batterista siciliano degli Arestuska, dedicata ai metereopatici cronici. Il DVD, invece, ripercorre attraverso le immagini il grande concerto tenutosi a Matera nel giugno 2016, evidenziando il feeling che la Krikka riesce sempre ad instaurare con il proprio pubblico.
Nelle liriche mai scontate della band lucana si riesce a trovare un equilibrio perfetto tra spontaneità e poesia, militanza e spensieratezza, attaccamento alle proprie radici e al proprio territorio e occhio critico verso il resto del mondo, un mix di linguaggi che non ha mai deluso pubblico e addetti ai lavori, tanto da farli definire dai media come una tra le più interessanti realtà nel panorama della musica indipendente Italiana.
Dicono di loro: "Sono talmente tanti i linguaggi, i riferimenti anche colti, le sensazioni evocate, che dopo qualche ascolto sembra di conoscere la band anche senza averla mai ascoltata. Un lusso che non tutti si possono permettere e che ha spinto a soddisfazioni più che meritate questa formazione che sicuramente continuerà ad averne". (Giorgio Zito – Giuria Tenco).
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