24Dicembre2024

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Krikka Reggae, parte da Metaponto il tour ‘XV anni di sound e cultura’

Era il lontano 21 giugno 2001 quando la Krikka reggae saliva per la prima volta su un palco; da quel giorno, nulla è stato più come prima, ed esattamente 15 anni dopo, il 21 giugno 2016, la band lucana ha voluto celebrare con un grande evento organizzato nella città dei Sassi - in collaborazione con la Fondazione Matera Capitale Europea della Cultura 2019 - che oltre ai tanti artisti presenti, ha visto la partecipazione di quasi 10.000 persone. Quel concerto è diventato un doppio Live Album con DVD, prodotto dalla Krikka Reggae, in collaborazione con Fondazione Matera Capitale Europea della cultura 2019, Lucana Film Commission e distribuito da Artist first con Lukania Sound digital, che è stato lanciato il 30 giugno su tutti gli store digitali e nei negozi specializzati. Il tour di presentazione del nuovo lavoro partirà domani, venerdì 28 luglio, da una location storica per la Krikka reggae, la spiaggia del Riva dei Greci beach club a Metaponto.
Il live è stato da sempre il miglior biglietto da visita per la band lucana, la dimensione ideale dove la Krikka sa esprimersi al meglio, come confermato in questa quinta grandissima fatica del sestetto lucano. Oltre alle 22 tracce live del concerto svoltosi a Matera, che ha visto la partecipazione di artisti com 99 posse, Perfect Giddimani, Fido guido, Tonico 70 e il coro polifonico di San Berardino da Siena, nel cofanetto sono inclusi anche tre inediti, a chiudere il capitolo dei primi quindici anni di attività della Krikka reggae.
'Ska baboom time', in collaborazione con i Jamaicans e la Ska nation band, è il rifacimento di uno storico brano del trio vocale jamaicano Bababoom time; il videoclip è stato lanciato in esclusiva dal più importante portale europeo della musica reggae Reggaeville.com ed ha visto in pochi giorni raggiungere migliaia di visualizzazioni . 'Never forget' è un pezzo che, con il suo ritornello in inglese e le liriche struggenti, garantisce un appeal al primo ascolto. Qui la Krikka cavalca un bellissimo ritmo one drop - lo Stone Juice riddim prodotto da Kaya&bang - e canta "Never forget your roots, that's the way to know you really want to do! (l'importanza delle nostre radici saranno sempre presenti nel nostro futuro!)". Il disco si chiude con la traccia "Una giornata di sole", realizzato con Jah Sazzah, storico batterista siciliano degli Arestuska, dedicata ai metereopatici cronici. Il DVD, invece, ripercorre attraverso le immagini il grande concerto tenutosi a Matera nel giugno 2016, evidenziando il feeling che la Krikka riesce sempre ad instaurare con il proprio pubblico.
Vincitori del premio Fondazione Arezzo Wave (2004), dell'Italian Reggae Contest (2004) promosso dal Rototom Sunsplash, con 4 dischi distribuiti in Italia e non solo (DA MO' S'AVAL –Edel2005-, NA SOLUZION –Universal2007-, LIBERATI – Goodfellas2011-, IN VIAGGIO –Artistfirst2014-) e collaborazioni con artisti di grande esperienza e popolarità quali Rocco Papaleo, Roy Paci, Sud Sound System e 99 Posse, Africa Unite, Perfect, i sei della Krikka sono saliti sugli stage dei più importanti festival di musica indipendente e hanno macinato centinaia di concerti in Italia e in Europa, esibendosi con i più importanti artisti della scena Italiana e internazionale.
Nelle liriche mai scontate della band lucana si riesce a trovare un equilibrio perfetto tra spontaneità e poesia, militanza e spensieratezza, attaccamento alle proprie radici e al proprio territorio e occhio critico verso il resto del mondo, un mix di linguaggi che non ha mai deluso pubblico e addetti ai lavori, tanto da farli definire dai media come una tra le più interessanti realtà nel panorama della musica indipendente Italiana.
Dicono di loro: "Sono talmente tanti i linguaggi, i riferimenti anche colti, le sensazioni evocate, che dopo qualche ascolto sembra di conoscere la band anche senza averla mai ascoltata. Un lusso che non tutti si possono permettere e che ha spinto a soddisfazioni più che meritate questa formazione che sicuramente continuerà ad averne". (Giorgio Zito – Giuria Tenco).