Venti anni di storia di Intersos, organizzazione umanitaria italiana, attraverso le testimonianze di operatrici ed operatori, ma anche di coloro che essi hanno soccorso, assistito, accompagnato nella difficile ripresa della normalità della vita. Questo è “Abbiamo stretto molte mani: venti anni nelle emergenze umanitarie” (Carocci Editore e Intersos), il libro di Sonia Grieco, giornalista professionista freelance nata a Marconia, che si occupa di esteri e cooperazione. Il libro della Grieco, che scrive per i siti Near East News Agency (Nena News) e Lettera22, nonché per il settimanale Rassegna Sindacale, è un cammino lungo il quale si sono alternati successi e difficoltà. Illuminato dai valori di solidarietà, di giustizia, di fratellanza, ma anche disseminato di interrogativi e di riflessioni profonde sull’azione umanitaria, sulle sue strumentalizzazioni, sui mutamenti della situazione internazionale. “È la storia di un impegno vissuto in prima linea e senza clamore, un piccolo squarcio su un mondo che oggi suscita grande attenzione e che ha bisogno di essere conosciuto, i cui protagonisti, la loro passione e la loro abnegazione, restano spesso nell’ombra”, ha spiegato l’autrice: “Ho voluto raccontare quattro lustri di storia di Intersos, attraverso le voci e le impressioni di coloro che hanno vissuto l’implosione della Jugoslavia, la Somalia dopo Siad Barre, la Cecenia della nuova Federazione russa, così come la guerra in Afghanistan, l’invasione dell’Iraq, gli scontri fratricidi in Darfur, Ciad, Congo, l’indipendenza del sud Sudan, le molte guerre rimaste sepolte con le mine”.
Nei suoi due primi decenni di vita, infatti, Intersos è “stata testimone di queste ed altre crisi, causate dalla violenza umana o dalle calamità naturali. Ha soccorso milioni di persone in pericolo, portando aiuto, protezione, vicinanza, cercando di ridare speranza e dignità. Il mio libro, come detto, vuole ripercorrere i 20 anni di storia di questa importante organizzazione umanitaria italiana”, che opera in contesti di emergenza a favore delle popolazioni in pericolo, colpite da conflitti armati e calamità naturali.
Nata nel 1992 con il sostegno delle confederazioni sindacali, su iniziativa di persone impegnate e con responsabilità in campo sociale e solidaristico, in questi 20 anni ha soccorso vittime di guerre e di catastrofi in 35 Paesi, con una particolare attenzione agli sfollati interni e ai rifugiati nei paesi limitrofi, ai più deboli e ai più bisognosi. Ha portato loro aiuti, li ha accompagnati e assistiti, fino al ritorno e alla ricostruzione. Ha cercato di favorire, ove possibile, processi di pace e di riconciliazione. La sua azione si basa sui principi di umanità, neutralità, imparzialità, indipendenza e sui valori della solidarietà, della giustizia, dell’uguaglianza, della dignità delle persone.
Piero Miolla