29Aprile2024

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Leone attacca a testa bassa: 'Di Trani è colpa mia'

Una sfida al tempo e soprattutto una sfida a Vito Di Trani. E’ stata questa la scelta di apertura della campagna elettorale per il candidato sindaco Michele Leone, nel suo primo comizio tenuto sabato scorso a Pisticci. Giusto un attimo per “rifiutare la definizione di essere vecchio, perché ho forza ed energia per rivoluzionare questo paese”, che Leone parte a testa bassa sull’ex alleato. “Di Trani è una mia colpa e me ne assumo le responsabilità. L’ho voluto io come candidato sindaco”. La storia è quella dell’alleanza Forum Democratico – Udc di cinque anni fa, che sanciva l’accordo fra Di Trani, candidato sindaco di Forum, e Leone, sindaco uscente. Una intesa difficile da prevedere alla vigilia e destinata ad interrompersi nel giro di un paio di anni con le dimissioni dal consiglio comunale di Leone. “Il patto fra noi – attacca adesso Leone con un riferimento che sembra riguardare soprattutto il regolamento urbanistico -– era portare avanti il mio progetto, ma mentre io sono stato uomo d’onore, lui non lo è stato ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Altri cinque anni di Di Trani – che nel frattempo si è candidato nuovamente alla carica di sindaco ndr – significa decretare la morte di questa comunità”.
Leone richiama subito dopo la storia del regolamento urbanistico approvato all’unanimità dal suo consiglio comunale nel gennaio 2011 che non è stato ripreso dall’attuale amministrazione comunale, nonostante quel famoso patto, né è stato superato attraverso la presentazione di una alternativa in questi ultimi cinque anni.
A precedere Leone sul palco dei comizi in piazza Umberto I sono stati i capilista delle quattro componenti politiche che ne sostengono la candidatura. Domenico Cammisa di Paese Unico ha rimarcato “l’entusiasmo e le motivazioni di Leone, instancabile lavoratore”, Michele Forte di Nuovo Futuro ha richiamato l’attenzione sul “connubio fra l’esperienza di Leone e la presenza di giovani in lista” come “miscela ideale per risolvere i problemi della comunità ed assicurare un futuro amministrativo a Pisticci. La nostra priorità – ha concluso Forte – è il lavoro”. Nicola Ungaro di Pisticci Popolare ha fatto leva sull’urgente esigenza “di riscatto di questo territorio. La nostra coalizione non vuole rassegnarsi al freddo declino ed al pessimismo, ma intende abbracciare grandi sfide. Leone – ha concluso Ungaro – è figura carismatica per la transizione”.
“Fare la mia parte, mettendoci la faccia”, Rossana Florio di Idea per Pisticci e Marconia ha spiegato così il suo impegno. “Ci chiediamo tutti che fine abbia fatto questa comunità che una volta era così viva” ha aggiunto. Di certo, nella sua lettura, non l’hanno aiutata a riprendersi “l’assenza di progettualità” dell’amministrazione Di Trani, l’assenza “del piano regolatore, l’incapacità di agganciarsi al treno di Matera 2019” ed il “rischio di dissesto economico che può far schizzare la tassazione alle tariffe massime”.
La questione finanziaria è stata richiamata anche dallo stesso Leone: “Il Comune ha chiesto 6 milioni di euro di prestiti, ne sta utilizzando tre. E’ una pratica che va avanti dal 2013. Mai prima d’ora Pisticci era stata costretta ad andare avanti con anticipazioni di cassa da parte del tesoriere”. Critiche anche alle scelte sui rifiuti, ritenute costose, al progetto di depuratore per Pisticci centro che rischia di essere “una bomba ecologica” ed alla lottizzazione Edilres a marina di Pisticci.

Roberto D'Alessandro