Terre civiche, Tavolo Verde chiede conferenza di servizio
- Post 10 Maggio 2018
Vi scriviamo innanzitutto come cittadini portatori di diritti e di doveri e come dirigenti di Tavolo Verde Puglia e Basilicata per sottoporre alla Vostra sensibilità istituzionale l’annosa questione delle terre civiche nell’agro di Pisticci per le quali sono interessati circa 350 cittadini. La lettera aperta è stata inviata da Tavolo Verde al Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata, al Presidente della Giunta Regionale, al Sindaco del Comune di Pisticci ed al Prefetto di Matera.
Nel territorio di Pisticci - viene spiegato - insistono circa 2500 Ha di terreno la cui natura giuridica conclamata è “demanio terre civiche”. Circa 1100 di questi sono posseduti da oltre 300 cittadini. A partire dal lontano 1946 l’intera superfice è stata trasformata da pascolo cespugliato in produttive aziende agricole ben delimitate e rilevate dalla superfice media di Ha 4. In queste sono stati eseguiti impegnativi e profondi miglioramenti fondiari a carico dei cittadini. Un’opera di tre generazioni di donne e uomini che ha cambiato il volto del territorio: si è passato dal latifondo pascolo – cespugliato ad un’agricoltura prevalentemente intensiva con risvolti positivi sullo sviluppo oltre che sull’occupazione. Tante piccole e medie aziende rese tali da chi le ha possedute e le possiede nonostante che il “capitale terra” giuridicamente non fosse ritenuto “proprietà”; infatti non vi è titolo di proprietà o patrimonio ne pubblico ne privato (L. 1766/27 e L.R. Basilicata 57/2000). In ogni caso sono creature cresciute e fatte grandi da una parte della comunità di Pisticci. In forza delle vigenti leggi i cittadini interessati possono rivendicare il “diritto di legittimazione” cosi come più volte è stato fatto (nel 1962 circa 800 Ha, sempre del comune di Pisticci, furono legittimati ed affrancati da 141 cittadini: il centro abitato di Marconia e la periferia originariamente erano terreni ad uso civico).
Il Movimento Tavolo Verde più volte ha sollevato la questione investendo l’amministrazione comunale e la Regione Basilicata rivendicando democraticamente il riconoscimento del “diritto in parola; tant’è che il 4 di Ottobre del 2014 il consiglio comunale di Pisticci prendendo atto della nomina del Perito demaniale Gaetano Perciante già designato dalla Regione Basilicata affidava a questi il lavoro di “ACCERTAMENTI, VERIFICHE E STIMA DELLE TERRE CIVICHE IN AGRO DI PISTICCI”. Il 3 di Luglio 2017 il perito consegnava all’ufficio Usi Civici della Regione Basilicata la relazione del lavoro affidatogli. A distanza di circa un anno né l’amministrazione comunale, né la Regione Basilicata hanno reso noto lo “stato dell’arte”.
A fronte di tali colpevoli silenzi ed omissioni e anche a fronte di atti che dimostrano “palesi violazioni di legge in materia di usi civici,” e non solo, Tavolo Verde Puglia e Basilicata proclamava lo stato di agitazione degli aventi diritto e, di conseguenza, allestiva un presidio permanente in Via Quattro Caselli a Marconia di Pisticci con manifesti e bandiere su terreni demaniali civici coltivati da dirigenti di Tavolo Verde Puglia e Basilicata-sono noti a tutti i risvolti di natura politico-istituzionale e giuridico-legale del confronto in atto fra l’ente locale e i dirigenti di Tavolo Verde Basilicata-.
Da qui l’invito, a chi in indirizzo, e ad ognuno per le proprie competenze, ad attivarsi per indire una CONFERENZA DI SERVIZIO FRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PISTICCI, MASSIMI RAPPRESENTANTI DELLA REGIONE BASILICATA PREFETTO DI MATERA E DIRIGENTI DI TAVOLO VERDE PER PORRE FINE IN TEMPI STRETTI ALL’ANNOSA E PER CERTI VERSI VERGOGNOSA QUESTIONE DELLE TERRE CIVICHE.
I DIRIGENTI DI TAVOLO VERDE SONO CONVINTI CHE LE ISTITUZIONI SAPRANNO RISPONDERE ALL’INVITO CON LA COSCIENZA DEL DIRITTO, CON LA FORZA DELLA GIUSTIZIA EQUA NEL RISPETTO DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA SENZA LE QUALI LA LIBERTA, L’UGUAGLIANZA CIVILE E LA DEMOCRAZIA SONO ASTRATTE DETERMINAZIONI SENZA CONTENUTO.
I dirigenti di Tavolo Verde Puglia e Basilicata