28Marzo2024

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Noi, sindaci di un territorio in gionocchio, a volte ci sentiamo ridicoli

Negli ultimi 5 anni 3 eventi alluvionali pesanti per la Basilicata. Ringrazio per l'utile lavoro di informazione che fa la Protezione civile regionale che ci aiuta ad essere abbastanza informati sugli eventi meteo. In coda ai loro comunicati si rimanda a noi sindaci il compito di gestire le emergenze.
Faccio una domanda: le strade comunali urbane in tutta la Basilicata non scaricano le acque piovane nelle reti di raccolta poiché in tutta la Basilicata non esistono e oltre ad allagare i seminterrati le acque piovane danneggiano enormemente gli impianti di depurazione. E che dire delle strade di campagna che vanno in tilt? Ma i soldi, i Comuni, dove li devono prendere? dove sono gli investimenti della Regione?  
Buona parte delle nostre strade provinciali sono inondate da acque fangose perché la Provincia non pulisce le cunette, i campi degli agricoltori si allagano distruggendo l'economia agricola del metapontino perché il Consorzio di bonifica (la Regione) non pulisce i canali, spesso ostruiti anche da rifiuti. Ma scusate, le Province sono state sciolte: la Regione perché non regionalizza le strade e fa una azienda regionale per la gestione delle infrastrutture e ci mette i soldi?
In questo periodo i forestali sono a casa: perché non sono stati impiegati per una sistematica pulizia di cunette , fossi e aree fluviali? La Regione in questi cinque anni ha potenziato il sistema informativo, la sala operativa, ecc. tutto utile ma non ha investito nulla per la difesa idraulica e idrogeologica del territorio.
Ma bisogna essere maghi o semplicemente bisogna avere il buon senso di amministratore pubblico?
Potrei continuare dicendo che noi lucani ormai siamo un popolo che strombazza in modo autoreferenziale Matera 2019, il volo dell'angelo, gli inni lucani, i briganti, le sagre, un mungivacca continuo che brucia risorse nel mito dell'effimero che costruisce anche posti di lavoro effimeri, che appena un cavaliere, un giocatore di pallone, un medico, un ricercatore di origini lucane ha successo meniamo vanto e ci impettiamo, ci gonfiamo come pavoni ridicoli. E poi quattro giorni di pioggia dopo un anno di siccità mettono in ginocchio economia rurale, comunità, lavoro, ambiente.
La consolazione è che noi sindaci immediatamente facciamo ordinanze di chiusura delle scuole e raccomandiamo di non uscire, di non stare nei seminterrati. Siamo proprio ridicoli. Che banalmente il problema è se i bambini e i ragazzi faranno festa e gli insegnanti avranno diritto al pagamento dello stipendio per il mancato giorno di lavoro. Poi nessuno se ne frega se molti genitori , obbligati a lavorare, non sapranno dove lasciare i figli, o li lasceranno da soli, o dovranno uscire (rischiosissimo a quanto pare) per lasciarli dai nonni o dalle zie, o dalle sorelle. Ridicoli.
La classe dirigente della Regione Basilicata e i parlamentari insieme ai sindaci dovrebbero avere il coraggio di incontrarsi un giorno per dirsi la verità e poi forse potremmo dirci veramente classe dirigente capace di risolvere i problemi veri di questa Regione. Potemmo veramente essere orgogliosi di essere lucani.

Giuseppe Lacicerchia
Sindaco di Craco