Rocco Negro lascia la segreteria del Pd
- Post 10 Dicembre 2016
“Avevo preso questa decisione – spiega Negro – all’indomani del voto di primavera per il rinnovo delle cariche al Comune di Pisticci, ma ho ritenuto di congelarla per il particolare momento in cui si trovava il partito, orfano del suo segretario regionale, ed in vista della campagna referendaria. Il mio auspicio è che un nuovo segretario regionale possa essere designato al più presto, perché si tratta di una carica essenziale, della quale non si può fare a meno ed i capicorrente non bastano per sopperire alla sua funzione”.
C’è anche un’altra ragione nella scelta di Rocco Negro di attendere: “Le mie dimissioni erano state chieste da persone che alle comunali avevano fatto campagna elettorale contro il Pd, la mia decisione di lasciare il mandato entro l’anno era stata anticipata al Coordinamento ed il tempo è stato utile anche a smorzare un certo clima post elettorale. Non ritenevo corretto dover dare questo tipo di risposta nei tempi e nei modi richiesti da persone che hanno assunto comportamenti antitetici al soggetto politico di cui fanno parte. A chi aspettava sulla riva del fiume il mio cadavere, posso consigliare di tornare a casa visto che adesso mi sono dimesso. I cadaveri magari passano, anche se a volte risorgono, ma iene e sciacalli restano comunque tali”.
Negro saluta con un rammarico: “Abbiamo pagato colpe non nostre, anche se fra territorio ed appartenenza abbiamo sempre scelto il territorio. Siamo usciti sconfitti da due elezioni comunali pur non avendo mai amministrato questa comunità”. Le dimissioni, insomma, sono figlie dei risultati elettorali. Sotto la segreteria di Negro, infatti, il candidato sindaco Badursi è stato sconfitto prima da Di Trani, in una lotta frutto di una rottura fra il gruppo dell’ex sindaco e la stessa segreteria, mentre a cinque anni di distanza lo stesso Badursi non ha superato il primo turno nella corsa a quattro con Leone, Di Trani e Verri. “Un segretario che perde le elezioni – conclude Negro – si deve dimettere e su questo non c’era alcun dubbio, anche se ci sono tanti segretari in regione che continuano a rimanere al loro posto pur avendo perso le elezioni”.
Roberto D'Alessandro
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