22Dicembre2024

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'Sindaco di Pisticci e Giunta timbreranno il cartellino': ma l'annuncio non ha avuto seguito. Verri spiega perché

Nelle linee programmatiche presentate nel Consiglio comunale di lunedì 13 febbraio scorso, non c’è più traccia dell’impegno sui badge agli amministratori preso dal M5S all’atto della presentazione delle candidature e del programma la scorsa primavera.
Questo aspetto era stato ribadito più volte in campagna elettorale dalla compagine del M5S che poi avrebbe vinto le elezioni comunali. In diverse occasioni, dai palchetti, il candidato sindaco Verri volle prendere un impegno considerato fra gli elementi distintivi del modo di amministrare grillino. Il futuro sindaco ribadì più volte che l’intero esecutivo cittadino, una volta in carica, avrebbe timbrato il famoso cartellino alla stregua di qualunque altro dipendente comunale.
L’annuncio faceva seguito al documento programmatico allegato all’atto della presentazione della lista e delle candidature. “Crediamo – era scritto nel programma del M5S Pisticci - che amministrare un Comune significhi assumersi un impegno a cui dedicare tempo e risorse personali in maniera adeguata. Per questo il sindaco, il vicesindaco e gli assessori, al momento della nomina, dovranno garantire la propria attività e reperibilità presso le sedi istituzionali per almeno 6/8 ore giornaliere, 5 giorni su 7. Come tutti i dipendenti comunali dovranno essere provvisti di apposito tesserino magnetico e giustificare la propria assenza dal lavoro”.
Il documento aveva avuto dallo stesso M5S un peso specifico maggiore rispetto a quanto sia prassi riconoscergli, per essere considerato un programma vero e proprio, in quanto costruito con la partecipazione dei cittadini.
Nel documento programmatico approvato di recente, tuttavia, l’anticipazione non ha trovato corrispondenza. Nelle premesse è comunque precisato che “le Linee Programmatiche si ispirano al Programma Elettorale presentato in occasione della consultazione elettorale”. Da allora, ad oggi, insomma, qualcosa è cambiato rispetto ad alcuni aspetti anticipati dal M5S.
Cosa sia cambiato in questo caso lo spiega proprio il sindaco Verri: "L'utilizzo del badge identifica un rapporto di lavoro a carattere subordinato tra dipendente pubblico e struttura presso cui lavora. L'installazione del badge, non è stata possibile proprio perché il lavoro di un amministratore non può essere equiparabile a quello di un dipendente pubblico che svolge le sue mansioni soltanto nelle ore d'ufficio; il nostro lavoro, invece, molto spesso, si svolge all'esterno, sia presso la Regione che la Provincia, sia presso gli altri enti locali, non limitandosi solo agli orari d'ufficio, ma anche a quelli relativi alle nostre professioni e alle ore dedicate alla vita privata.
In questi mesi di Amministrazione, sia io che Assessori e Consiglieri, abbiamo garantito una presenza quotidiana presso il Comune, trattenendoci molto spesso fino a tarda sera e, nei giorni dell'emergenza neve, anche di notte. I cittadini hanno potuto constatare la nostra assiduità nell'attività amministrativa, conformemente a quanto voluto significare in campagna elettorale con la previsione del badge”.
Per il primo cittadino, insomma, l’impegno è rispettato nella sostanza. La forma, nel frattempo, ha dovuto fare i conti con una quotidianità tutta nuova per chi ha vinto le elezioni.
Un elemento di valutazione sicuramente importante è quello della effettiva disponibilità della Giunta che i cittadini stessi dovranno giudicare nel corso dell’attuale mandato, ma il nuovo margine interpretativo un po’ si scontra con la determinazione e reiterazione dell’annuncio, considerato anche dagli elettori come un fattore distintivo del nuovo corso di governo.

Roberto D'Alessandro