Tecnoparco e AIA, il Sindaco Verri: 'Basta notizie false'
- Post 17 Maggio 2017
A seguito poi della sospensione delle attività del COVA di Viggiano, deliberata dalla Giunta regionale lo scorso aprile, l’impianto Tecnoparco di Ferrandina è stato fermato e nell’impianto di Pisticci non vengono trattate le acque reflue della lavorazione petrolifera, ma soltanto le acque del sottosuolo che non hanno la stessa carica impattante di quelle derivanti dalle attività di coltivazione di idrocarburi, smaltite negli scorsi anni e che numerosi problemi hanno portato al territorio pisticcese, memore della stagione dei miasmi. Come mai in quel periodo di evidente rischio per la salute umana e per la tutela del territorio nessun provvedimento è stato adottato dall’allora Sindaco Di Trani, che oggi a gran voce chiede la chiusura dell’impianto, sulla scorta di non meglio precisate situazioni di pericolo?
“Potremmo anche noi adottare un’ordinanza bufala come quella emessa nel 2015 di stop al trattamento di reflui che già non arrivavano a Tecnoparco a seguito di interventi di manutenzione del COVA - spiega il sindaco Verri- ma preferiamo non prendere in giro nessuno ed affrontare con serietà un problema cruciale per il futuro del nostro territorio, dando seguito alle numerose iniziative messe in campo in questi primi mesi di amministrazione: abbiamo avviato interventi di monitoraggio ambientale con analisi sia sullo scarico di Tecnoparco, sia sullo stato dell’acqua potabile di Marconia che è legata all’impianto del Pertusillo, che saranno ripetuti periodicamente, ci siamo confrontati con gli enti coinvolti nelle tematiche ambientali, come la Fondazione Osservatorio Ambientale della Regione Basilicata, la Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica e con la stessa Regione, perché i cittadini della Valbasento siano inseriti nello screening sanitario previsto per le zone della Val d’Agri. Da notizie informali, delle quali abbiamo chiesto ufficialmente conferma alla Regione, è ormai prossima l’indizione della Conferenza di Servizi per il riesame dell’AIA, nella quale porteremo avanti il deliberato del consiglio comunale aperto tenuto nello scorso mese di dicembre.
Non bisogna poi dimenticare che il Comune di Pisticci si è costituito parte civile nel procedimento penale che coinvolge oltre ad ENI la società Tecnoparco per il traffico illecito di rifiuti, rispetto al quale proprio qualche giorno fa ci sono stati i rinvii a giudizio.
E’ facile sbraitare sui social, fare proselitismo via chat e divulgare notizie false che suscitano allarmismi in una popolazione ormai stanca di essere bombardata di informazioni contraddittorie e non verificabili e che ha diritto alla chiarezza: come esponente del Movimento 5 Stelle, primo tra tutti ad affrontare tematiche ambientali e a scagliarsi contro le numerose inadempienze che negli anni hanno portato la Basilicata a diventare osservata speciale, ho il dovere di agire con responsabilità e con cognizione di causa, restituendo ai cittadini verità ed iniziative concrete a tutela del territorio. Lascio ad altri il populismo e le strumentalizzazioni di bassa lega”.
Sulla questione relativa all'Aia di Tecnoparco si registra anche l'articolo pubblicato oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno da Piero Miolla, che riportiamo di seguito:
Essendo scaduta l’Aia, Tecnoparco è effettivamente autorizzato a svolgere l’attività di smaltimento reflui? Secondo Vito Di Trani no, ma, a tenore della norma, parrebbe il contrario. L’articolo 29-octies, comma 11, del decreto legislativo 152-06, recante le norme in materia ambientale, infatti, recita: “Fino alla pronuncia dell’autorità competente in merito al riesame, il gestore continua l’attività sulla base dell’autorizzazione in suo possesso”. Tale articolo, va ricordato, disciplina in modo specifico la fattispecie relativa al rinnovo e al riesame dell’Aia. Non è un caso, quindi, che la Regione Basilicata, nella sua missiva del 4 luglio 2016, indirizzata proprio a Tecnoparco, nel comunicare l’avvio del procedimento di riesame dell’Aia, ricordava che “l’installazione in questione (Tecnoparco, appunto), può continuare ad essere esercitata ai sensi dell’articolo” citato.
Prima di Di Trani, ieri mattina, anche il tenente Giuseppe Di Bello aveva dato notizia sul suo profilo social della ripresa dei conferimenti a Tecnoparco. In un suo post, infatti, c'è scritto: "Hanno ripreso a scarica a Tecnoparco Valbasento i rifiuti provenienti dal Centro Oli di Viggiano. 20 autocisgterne al giorno...".
Lo stesso Di Bello, oggi, sempre sul suo profilo fb, commenta la notizia diffusa da Di Trani interrogando l'ex primo cittadino: "Dr Di Trani Tecnoparco va chiusa ma lei quando era Sindaco e la puzza era pestilenziale era tanta e la gente bloccava i cancelli lei perchè non l'ha chiusa"? Ad ulteriore commento Di Bello aggiunge: "Le cose per coerenza si dovrebbero prima fare e poi si può avere il diritto di invocare che gli altri facciano. Se Tecnoparco chiude sarà grazie alla magistratura non a lei dr Di Trani".