“Insigne giurista, strenuo difensore della legalità e dei diritti umani, dedicò la sua vita alla politica e all’avvocatura contribuendo alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori e dei più deboli”. Così la dedica che ha accompagnato la solenne cerimonia per intitolare al nostro illustre concittadino, l’avvocato Nicola Cataldo, plurisindaco di Pisticci e Parlamentare dal 63 al 76 - la sala consiliare di Pisticci centro, con lo scoprimento di un bassorilievo opera dell’artista Marisa Gullotta. Quella sala consiliare che lo ha visto per anni protagonista da sindaco e da consigliere comunale, l’altra sera era gremita di gente che non ha voluto mancare ad un evento reso possibile dall’apprezzata iniziativa del Comune di concerto con la famiglia Cataldo, “per un giusto tributo della comunità pisticcese ad onorare un uomo – come ha sottolineato il sindaco Viviana Verri – che ha saputo operare lasciando un grande ricordo come politico e amministratore per tanti anni, nel nostro territorio”.
Tanti gli interventi – moderati dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Piero Miolla – per ricordare attraverso testimonianze, le gestualità di uomo, di legale e di politico di Cataldo a cominciare da quello dell’avvocato Riccardo Laviola Presidente la Camera Penale di Matera, secondo cui: “Nicola Cataldo era e resterà un patrimonio dell’avvocatura del foro materano, il cui insegnamento che ci ha lasciato, non sarà mai dimenticato”. “ Un uomo amante della sfida per la giustizia per una vita spesa tra Tribunali, Corte di Appello e Cassazione. Uomini come lui non dovrebbero lasciarci mai” come invece ha ricordato l’avvocato Nicola Rocco Presidente dell’Ordine degli avvocati di Matera, commosso quando ha citato l’amicizia tra suo padre Michele, anche lui avvocato e politico e Nicola Cataldo. “Plaudo e condivido l’iniziativa dell’Amministrazione comunale, di intitolare la sala consiliare di Pisticci.
Una scelta di merito, ma anche un messaggio per le pubbliche amministrazioni” – ha sottolineato l’avvocato Rocco Grieco anche lui plurisindaco di Pisticci che con Nicola aveva in comune il rione di nascita, il papà artigiano, ma non l’appartenenza politica che li aveva divisi in tante battaglie appassionate. ”Io lo ricordo come grande e instancabile lavoratore – ha aggiunto – e voglio sperare che soprattutto i giovani che si aggirano nel palazzo di città, di fronte al suo nome , si adoperino a praticare le sue doti colorate di tante virtù.”. Tanti anni passati insieme per cercare di migliorare la vita dei lavoratori, quelli ricordati dall’ex senatore Angelo Ziccardi, legato a Nicola da profonda amicizia e ospite della sua casa per diversi mesi per espresso volere del padre Leonardo. Da parte dello storico pisticcese, il prof. Giuseppe Coniglio, il ricordo del suo lungo rapporto amichevole e confidenziale con Nicola, sottolineandone alcuni significativi episodi, ma anche il suo forte impegno per la difesa dell’ambiente e del Tribunale di Pisticci. Non poteva mancare il contributo di altri ex sindaci come Vito Di Trani che ha ricordato Nicola come protagonista della vita politica nazionale, regionale e locale “quando la politica era impegno quotidiano al di fuori della ribalta mediatica” e quando lui giovane della FIGC, seguiva e faceva tesoro dei suoi insegnamenti ”, quello di Giovanni D’Onofrio secondo cui “ questa sera, in questa storica sala, c’è una riappacificazione della politica e questo perché Nicola l’ ha saputa interpretare al meglio a favore della nostra comunità “.
D’onofrio ha poi avuto occasione di ricordare l’appalto della Galleria S.Rocco da parte dell’allora sindaco Cataldo, ma anche l’amichevole monito del suo collega avvocato: “ Giovanni, se continuerai a fare politica, non abbandonare mai la professione”. Infine la testimonianza di Michele Leone che ha sottolineato il rapporto con Cataldo, col ricordo della tragedia della frana del 1976 che cambiò la geografia ma anche la storia del rione Croci. Rione e zone circostanti, che, in poco tempo ritornarono a vivere ( Villa comunale, campi di tennis, circonvallazione per il rione dirupo, consolidamento ecc. ) grazie all’impegno e alla fattività dell’allora sindaco Nicola Cataldo e a quello suo, allora dirigente tecnico regionale. Nessuno lo ha fatto e vogliamo farlo noi.
A proposito della frana che colpì, una notte fredda e piovosa del novembre 76, il rione Croci, ricordiamo che fino a poco prima del disastro, parecchie famiglie si erano rifiutate di abbandonare le proprie case. Il pericolo era grave e imminente. Nicola Cataldo - coadiuvato dall’allora capo dell’Ufficio Tecnico il Geom. Michele Motta e il Capitano del VV.UU. Rocco Silletti - forte della sua personalità ma anche amico di tutte quelle persone, soprattutto anziani, che lo avevano visto nascere e crescere, li supplicò, e alla fine riuscì a convincerli ad abbandonare in tempo le abitazioni. Passarono infatti solo pochi minuti e il rione Croci scomparve inghiottito da un grande frana. Per fortuna senza vittime. E questo anche grazie al diretto intervento dell’allora sindaco Nicola Cataldo.
Michele Selvaggi