Centro Agricolo: 'Una frazione fantasma dove tutto è possibile'
- Post 22 Luglio 2019
Verso la metà degli anni 90 l’amministrazione comunale di Pisticci approntava un progetto per il recupero di Centro Agricolo, per rendere quelle abitazioni più confortevoli e al passo con le nuove tecnologie di isolamento termico.
La regione Basilicata nel 1995 destinava euro 1.394.433,63 al recupero dei 30 alloggi in località Centro Agricolo da destinare a residenze abitative.
La giunta comunale conferiva in data 21-02-1996 l’incarico per la progettazione esecutiva all’arch. Mauro Saito di Matera.
L’opera veniva appaltata il 29-09-1998 all’impresa Martucci da Massafra per l’importo di euro 904.254,79.
Durante l’esecuzione dei lavori si instaurarono dei contenziosi, tra il comune e l’impresa esecutrice, che ritardarono i tempi di ultimazione.
Contenziosi che hanno trovato soluzione con l’accordo bonario tra impresa e comune approvato dalla giunta comunale con atto n. 81 del 4- 05. 2006.
A questo punto erano stati ultimati 15 alloggi dei 30 previsti.
Nel frattempo la regione Basilicata nel 2005 aveva approvato il Programma di Ediliza Pubblica Sovvenzionata nel quale destinava la somma di euro 400.000,00 per i lavori di completamento del recupero dei 30 alloggi ubicati a Centro Agricolo nel comune di Pisticci.
L’arch. Saito il 03-10-2005 trasmetteva al comune di Pisticci la Perizia di Variante e Supplettiva dei lavori di “ Restauro Urbano e recupero ambientale di Centro Agricolo” dell’importo di euro 1.794.433,63 che la giunta comunale di Pisticci approvava in data 12 ottobre 2006.
Dal 2006 ad oggi tutto si è fermato e tutti sembrano disinteressati a quello che succede a Centro Agricolo né si sa più nulla del completamento dei lavori per il recupero degli altri 15 alloggi, così come previsti dalle Perizia di Variante del 2006, né che fine abbiano fatto i quasi 800.000 euro destinati al suo completamento.
Gli amministratori comunali, io credo per paura, fanno finta di non vedere e non sapere della situazione straordinaria di Centro Agricolo e quindi non intervengono.
Centro Agricolo, la frazione storica del comune di Pisticci, dove ormai succede di tutto e di più. Dove anche i locali della chiesetta (chiusa) e sempre di proprietà comunale, sono diventati un ricettacolo di immondizie e stanno crollando per la mancanza di manutenzione (come documentiamo con le foto).
Case che i vecchi abitanti hanno riconsegnate al comune che sono state subito rioccupate, rompendo infissi e muri costruiti a protezione dell’entrate.
Ci chiediamo quando questa storia potrà finire e se si potranno finalmente spendere i soldi messi a disposizione dalla regione per il recupero edilizio e riportare la frazione di Centro Agricolo a un vivere civile nell’ambito del nostro comune e non com’è oggi un centro di illegalità.
Credo sia dovere della pubblica amministrazione ultimare il recupero di Centro Agricolo e ridare un ruolo civile a questa parte di territorio.
Per cui la Lista dei Cittadini invita l’amministrazione comunale e se il comune non è in grado la regione Basilicata e il sig. prefetto ad intervenire per porre fine allo stato di illegalità presente a Centro Agricolo e quindi portare a termine il recupero degli altri 15 alloggi.
Alla fine del recupero l’amministrazione comunale potrà assegnare gli alloggi agli attuali occupatori, regolarizzando così la loro situazione, potrà fare un bando per la loro assegnazione, potrà destinarli ad altri usi.
A noi di come saranno assegnati le abitazioni oggetto del recupero non interessa assolutamente nulla, quello che ci preme è il recupero di Centro Agricolo prima che diventi irrecuperabile.
Chiediamo alla pubblica amministrazione, alle forze dell’ordine, a sua eccellenza il prefetto di Matera, al presidente della giunta regionale di Basilicata di intervenire per far tornare ad essere la Frazione di Centro Agricolo, costruita dai confinati politici, una frazione civile dove si possa abitare e vivere serenamente e civilmente magari aprendo e facendo funzionare anche i locali destinati ad asilo nido ivi ubicati che ultimati ed arredati da circa tre anni continuano a rimanere chiusi con il rischio che qualcuno li vada ad occupare o a vandalizzare.
Domenico Giovanni Mastronardi
Responsabile della Lista dei Cittadini
Facebook Social Comments