22Dicembre2024

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Discarica comunale. Pelazza replica a Badursi

In data 05 marzo 2013, contestualmente alla comunicazione della costituzione del gruppo misto, il sottoscritto provvedeva alla trasmissione via protocollo comunale di una nota indirizzata al Presidente del Consiglio, al Segretario Comunale ed ai Capigruppo in Consiglio Comunale (di maggioranza e di opposizione) e peraltro distrattamente non comunicata in fase avvio della seduta consiliare.
Nella nota in questione giustificavo, come già anticipato telefonicamente ad alcuni colleghi, le motivazioni della mia assenza: i vari slittamenti delle convocazioni dei consigli hanno reso improcrastinabili alcuni impegni personali.
Partendo da tale presupposto ci tengo a sottolineare la mia presenza a tutti i consigli comunali (e relative commissioni) di questa amministrazione, occasioni in cui non è mai mancato un mio voto “oralmente” motivato, ragionato.
Forse per la prima volta mi sono assentato il 07 marzo e per questo non ho potuto fare, de visu, osservazioni che essendo scaturite da informazioni fuorvianti mi trovo costretto qui ad argomentare.
Il fatto è che educazione vuole che “non sarebbe mai giusto” parlare degli assenti ….poichè questi non possono replicare; regole fondamentali  che sebbene nella vita diventano valori pedagogici, in politica, o meglio nella politica di chi ama distorcere a proprio vantaggio la realtà, assumono carattere di assoluta relatività.
E relative e fuorvianti sono state le dichiarazioni fatte dal collega ed amico Badursi, soprattutto quando si è rivolto, in consiglio, all’assessorato all’ambiente in quota al mio gruppo politico.
Ritengo particolarmente antipatico, in un momento di rinnovamento politico nazionale, andare a riesumare circostanze verificatesi nel passato politico del nostro paese e che non riguardano il futuro della nostra comunità, ma essendo stato tirato in causa non posso fare a meno di replicare.
Capisco pure che nella sua accezione negativa  la politica è “l’arte di mentire” ma è anche vero che quando si mente alla propria coscienza la politica diventa patologia.
Al riguardo, già in precedenza, avevo avuto modo di smentire Badursi sulla questione della Discarica, soprattutto quando il collega consigliere faceva riferimenti espliciti agli anni in cui facevo l’assessore all’ambiente, o meglio dal 2007 al 2008.
Badursi ha più volte sostenuto, accusando il sottoscritto, che la Discarica fu chiusa, per irregolarità, dalla Provincia di Matera durante la conduzione del mio mandato assessorile nella Amministrazione Leone.
Ricordo a me stesso che  la chiusura della discarica risale all’epoca della Amministrazione Bellitti di cui il consigliere Badursi faceva appassionatamente parte.
Non a caso quando si insediava l’amministrazione Leone, che vedeva il sottoscritto nelle vesti di assessore all’ambiente, ci trovammo, come si suol dire,  seduti su una bomba ad orologeria confezionata ed innescata proprio dalla precedente amministrazione, di cui Badursi ne era componente attiva.
L’amministrazione Leone, di cui facevo parte, ereditava dalla precedente amministrazione, di cui, ribadisco, Badursi faceva parte, una discarica che versava in una situazione drammatica, al limite di ogni decenza legale ed ambientale.
I rifiuti galleggiavano letteralmente sul percolato accumulato e mai precedentemente raccolto.
Fu con Leone e col mio assessorato che ricominciammo a recuperare il refluo  ed avviare quelle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria omesse dalla precedente amministrazione.
Si ricominciò a stillare il percolato, si giunse alla prima Autorizzazione Integrata Ambientale ed alla successiva realizzazione del capannone che andava a coprire quell’impianto di preselezione che invece, l’amministrazione precedente (con Badursi) aveva provveduto a realizzare e poi a lasciare a cielo aperto.
L’acquisto e la realizzazione di un impianto di preselezione lasciato poi esposto alle intemperie e mai utilizzato non è  forse “spreco di denaro pubblico”? E mentre questa amministrazione si prodiga in tutti i modi per risolvere la questione della raccolta differenziata e dell’intero ciclo dei rifiuti, Badursi & co, sprecavano i soldi dei contribuenti per  realizzare un impianto di selezione mai acceso e grazie al quale, già un decennio fa, era possibile almeno un 30% di differenziazione dei rifiuti già sul sito di discarica.
Inoltre, l’amico Badursi,  che nel 2007 era consigliere provinciale, avrebbe dovuto perfettamente sapere che, nell’anno in cui sono stato assessore all’ambiente (2007-2008), la Provincia (e dunque l’ente di cui era consigliere di maggioranza) non aveva mai emesso nessun provvedimento di chiusura.
Eppure un consigliere provinciale di maggioranza dovrebbe essere attento rispetto sia alle attività della sua maggioranza e sia rispetto ai temi fondamentali che riguardano la vita e l’ambiente della nostra comunità.
Infine, giusto per essere chiari fino in fondo, l’ultima precisazione.
Dalla registrazione dell’ultimo consiglio comunale apprendo che Badursi, rivolgendosi all’assessore Grieco (e sapendo che l’assessore non avendo partecipato alla competizione elettorale del 2001 non poteva essere informato rispetto alle circostanze verificatesi) sosteneva che prima della campagna elettorale del 2011,  la sua coalizione non aveva voluto stringere una alleanza politica/elettorale con il sottoscritto e con Leone proprio in virtù della situazione disastrosa della discarica.
La verità è che, differentemente da quanto dichiarato dal consigliere e come testimonia la stampa dell’epoca, fu proprio il sottoscritto a non volere alleanze con Badursi, il quale, se avesse potuto contare sui 400 voti della mia lista, sicuramente avrebbe intrapreso una differente carriera politica.
Tanto per amore della verità.

 

Consigliere Comunale Vito Pelazza