01Maggio2024

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Un pensiero personale sul lucano per eccellenza, il Senatore a vita Emilio Colombo

Con la morte del Senatore a vita Emilio Colombo, per me il lucano per eccellenza, ultimo padre Costituente della nostra Repubblica, desidero esprime un mio pensiero personale su questo nostro corregionale che amava la Sua terra lucana anche se viveva a Roma e ha fatto molto per la Sua Regione;  noi lucani tutti dovremmo ricordare questo e ricordare il Senatore Emilio Colombo con affetto, stima e riconoscenza.
Personalmente non desidero riferire la storia di questo grande statista poiché ci sarebbe molto da scrivere, ma non ho la competenza e nemmeno è questo il senso e il motivo della mia riflessione, desidero invece esprimere alcuni ricordi particolari che mi legano alla persona del senatore Emilio Colombo.
Già da ragazzino quando ancora portavo i pantaloncini corti, accompagnato da mio padre andavo ad ascoltarlo ai comizi in piazza Umberto I in occasione delle diverse campagne elettorali e lui non mancava di venire a Pisticci. Ricordo anche quando agli inizi degli anni ’70 ci fu la frana di buona parte della piazza XI Febbraio, la piazza antistante la Chiesa Madre dove il crollo della piazza e della scalinata, fece scoprire anche parte delle fondamenta della Chiesa Madre.
Allora partecipavo alle attività parrocchiali essendo un‘aderente dell’Azione Cattolica, così ricordo che subito dopo, una sera venne in Terravecchia l’onorevole Emilio Colombo e insieme al parroco don Mario Florio, ad altri parrocchiani e alle diverse autorità cittadine del tempo lo accompagnammo a far vedere quanto si era verificato nei luoghi della nostra comunità.
Nella metà degli anni ’70 mi sono trasferito da Pisticci, prima per il servizio militare e dopo definitivamente per il lavoro. Così, agli inizi degli anni ’90, per il mio impegno politico ho avuto l’occasione di poter incontrare l’allora onorevole Emilio Colombo essendo anch’io un Delegato del Congresso Nazionale dei Popolari, in tale occasione lo salutai e avemmo anche un bel colloquio. L’ultima volta che ho avuto occasione di poter salutare e parlare ancora con l’onorevole Colombo è stato agli inizi del mese di giugno 2010 in occasione del convegno organizzato con alcuni amici presso il Salone d’Onore della Scuola Militare Teuliè di Milano dove in tale occasione parlammo anche di Pisticci e della nostra cara terra della Lucania. (Riportato anche nell’articolo de La Spiga di luglio 2010).
Al Senatore Emilio Colombo mi lega anche il fatto che Lui mi ha onorato di un suo scritto di presentazione sul mio libro “Da Anic di Pisticci… a EniServizi di San Donato Milanese”.
Sapevo che lui in genere non era propenso a fare presentazioni di libri, però per il mio libro mi riferì che aveva fatto un’eccezione poiché nell’avergli presentato la bozza, ne condivise il contenuto e lo riportava indietro nel tempo nella nostra amata terra lucana così come mi riportò: “Dietro la storia che Barbalinardo racconta è possibile intravedere la sagoma di una società, qual è quella lucana, che ha saputo essere per laboriosità, tenacia e onestà, la vera grande protagonista di una stagione che non può essere certamente dimenticata. E che Barbalinardo ha il pregio di evocare. Del cui gli sono assai grato”.      
Adesso sono io che sono grato e dico grazie al nostro grande statista lucano Emilio Colombo che ha fatto molto bene per la nostra terra lucana che a partire dagli inizi degli anni ’60 ha avuto un continuo progresso e benessere, purtroppo dopo, negli anni successivi non si è più avuto lo stesso percosso avviato dall’allora onorevole Emilio Colombo, da avere così oggi una Regione sofferente con grandi percentuali di disoccupati  giovani e meno giovani che hanno ancora meno opportunità lavorative.
Ecco questo è il mio pensiero di ringraziamento al senatore Emilio Colombo e dal Suo insegnamento e percorso spero e mi auguro che possa crescere ancora qualche altro politico che dia ai lucani una nuova speranza di crescita e benessere.

Antonio Barbalinardo