Leone apre a maggioranze alternative ed ipotizza l'indipendenza
- Post 31 Maggio 2010
Il primo cittadino ha affrontato in maniera molto diretta le problematiche politiche in agenda, dopo che cinque consiglieri di maggioranza, Rosa Gallo, Nicola Panetta, Franco Mazzei, Joseph Scazzarriello e Giuseppe Iannuzziello, avevano firmato un documento con alcune richieste cui dar risposta prima di votare il bilancio di previsione 2010. Tra queste l’approvazione del regolamento urbanistico ed il rimpasto in giunta.
Leone ha bollato come pretestuose le richieste di questi consiglieri, sollecitato il presidente del Consiglio D’Onofrio a convocare l’assemblea per discutere il bilancio (D’Onofrio ha in effetti provveduto stamattina a convocare il Consiglio per lunedì prossimo 7 giugno) ed aperto a soluzioni alternative di maggioranza anche nel caso in cui sia necessario professare l’indipendenza dal Pdl.
Nel suo intervento in piazza Elettra, Leone, ha espresso il suo pensiero, senza lasciare adito ad interpretazioni. “Le questioni poste dai cinque consiglieri sul regolamento urbanistico – ha detto tra l’altro il Sindaco – sono soltanto una scusa, perché nessuno più del sindaco vuole approvare questo documento. Ero pronto a farlo già nel consiglio comunale, lo scorso 19 febbraio, in cui trattammo la questione. Allora dissi di essere pronto ad andare in conferenza di pianificazione con i documenti già predisposti e l’impegno ad apportare, prima e durante la conferenza stessa, quelle modifiche che venivano proposte dal consiglio comunale, chiedendo per tale operazione il voto dello stesso consiglio. Solo che mi fu chiesto di integrare prima le proposte di modifica, per poi tornare in consiglio. Di conseguenza le ho recepite e sottoposte al pianificatore, professor Piroddi, che non è d’accordo per quanto riguarda alcune richieste, ed anche alla regione ed alla sovrintendenza per beni ambientali. Fatto è che stiamo lavorando con impegno per giungere a conclusione, ma non so se ci vorranno dieci o quaranta giorni. Certamente il voto su questo atto non può essere messo in relazione con il voto sul bilancio, che abbiamo bisogno di approvare per dare continuità alla nostra azione amministrativa”.
Secondo il Sindaco, pertanto, bisogna andare subito in Consiglio Comunale. La richiesta è stata rivolta in pubblica piazza, al presidente del Consiglio, Giovanni D’Onofrio, che era presente al comizio. “Presidente – ha detto Leone – ti invito a convocare il consiglio comunale al più presto. In quel contesto ognuno si assumerà le sue responsabilità. Lì i cinque consiglieri potranno esprimere la loro opinione e dire se vogliono votare o meno questo documento a prescindere dalle richieste poste, perché sono solo delle scuse di cui non voglio sentirmi prigioniero. A me non interessa il primato dell’ex sindaco Bellitti, che si vanta di essere durato cinque anni, ma voglio governare con efficienza, per il tempo che mi sarà consentito, per il bene di questa comunità. Altrimenti vado a casa”.
Il Sindaco ha anche manifestato alcune critiche al Pdl. “E’ un partito – ha detto – che non mi entusiasma. Stavo bene in Forza Italia, poi è venuto questo partito unico dove accade che i coordinatori cittadini – Lazzazera e Nicola Panetta ndr – scrivano manifesti e articoli giornalistici contro il sindaco che pure è del Pdl e dove si verifica che alcuni consiglieri del Pdl pongono delle pregiudiziali alla loro stessa maggioranza. Insomma mi sembra un partito impazzito, tanto autolesionista da attaccare se stesso e pertanto fuori da ogni logica ed elementare regola politica, fino al punto di sconfinare nel suicidio”.
Leone, infine, ha completato la sua analisi nelle conclusioni, lasciando un’apertura a maggioranze alternative. “Siamo – ha detto – in una fase storica delicatissima. Bisogna risolvere i problemi della Caserma dei Carabinieri, perché il finanziamento ministeriale promesso e tanto decantato e sventolato non c’è più, e quello del Commissariato di Polizia. Il proprietario delle sedi che ospitano queste strutture ha chiesto di liberare gli edifici attraverso un’azione giudiziaria che è in corso ed il Prefetto non è intenzionato a resistere a tali azioni in quanto comporterebbe delle responsabilità. Pertanto rischiamo di perdere, in un solo colpo, due importanti istituzioni che hanno fatto la storia di questo paese: Compagnia dei Carabinieri e Commissariato di Polizia a vantaggio di altri territori. E poi ci sono le questioni relative al regolamento urbanistico, all’assegnazione del distretto della salute e delle comunità locali, alla sede del corpo forestale e dei vigili del fuoco ed al tribunale di Pisticci, nonché la definizione dell’assetto degli edifici scolastici a Pisticci, con restituzione da parte della Provincia al Comune del plesso di via Negrelli per allocare la scuola materna e l’organica sistemazione dell’edificio scolastico di via Marco Polo, destinato a contenere la scuola elementare e la scuola media, la definizione delle procedure per mettere in esercizio il parcheggio multipiano e il palazzetto dello sport. E’ mia intenzione lavorare notte e giorno per la soluzione di queste problematiche, Pertanto, allo scopo, di creare le condizioni per onorare un mandato che i cittadini mi hanno conferito direttamente, sono anche disposto, se necessario, a fare professione d’indipendenza ed a valutare la possibilità di essere sostenuto da maggioranze alternative, in considerazione del fatto che sulla base delle posizioni prese dai cinque consiglieri, attualmente, il sindaco risulta essere privo di maggioranza in consiglio comunale. E’ una scelta da prendere per il bene di una comunità che ha bisogno mai come adesso di essere amministrata e non può permettersi un lungo commissariamento. Diversamente, se non ci saranno le condizioni per continuare questa esperienza, non ho difficoltà o problemi a ritornare alle mie attività”.