Stato di agitazione al Consorzio di Bonifica: 'Nuova preoccupazione per agricoltura del metapontino'
- Post 16 Giugno 2017
In particolare, sono emerse le seguenti gravi criticità:
da mesi, agli operai non viene corrisposto il compenso per il lavoro straordinario prestato, ma viene trasformato in parte in ore di riposo compensativo attraverso meccanismi che non tengono in conto quanto previsto a tal proposito dall’art.84 del CCNL di settore;
al momento, non sono noti i tempi per il pagamento dello stipendio di aprile e, nel frattempo sono maturate altre due mensilità (maggio e la quattordicesima);
sono stati disposti trasferimenti di personale da una sede all’altra, senza una minima informativa alle RR.SS.AA., che avrebbe potuto consentire quanto meno di conoscere le ragioni organizzative che erano alla base di tali decisioni;
è grave e rischiosa la situazione nell’area jonica, a causa della carenza di personale addetto alla gestione e manutenzione della rete irrigua: molto spesso il personale è costretto a lavorare in solitudine in comprensori molto ampi, ad effettuare interventi su apparecchiature (tipo pozzetti sottoterra) o su cantieri senza che vi sia il rispetto delle norme sulla sicurezza; inoltre, è stata allestita un’officina in un locale senza presa d’aria né aspiratore di fumi dove manca completamente l’attrezzatura necessaria (dal ponte ai cavalletti). Si guidano autovetture immatricolate nel 1992.
Il personale, insieme alle scriventi Federazioni di Categoria, al termine dell’assemblea, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e di promuovere azioni di lotta più incisive, se nel breve non verranno affrontate e risolte le questioni sopra rappresentate".
Le organizzazioni hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto di Matera affinchè intervenga per quanto di sua competenza.
Lo stato di agitazione dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto, deciso dall’assemblea sindacale dei lavoratori, preoccupa il mondo agricolo del Metapontino che sta affrontando una stagione produttiva e di crisi di mercato sempre più difficile e si prepara a gestire la fase estiva di emergenza idrica. Lo afferma il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) sottolineando che contestualmente alla mozione approvata in consiglio sul tributo Eipli "abbiamo messo in guardia il Governo regionale a definire una strategia per il presente e il futuro di questo e degli altri due CdB".
"Sapere dai lavoratori di inadempienze nella corresponsione dei salari, di grave carenza di personale addetto alla gestione e manutenzione della rete irrigua, oppure che si utilizzano autovetture immatricolate nel 1992 contribuisce ad accrescere la preoccupazione degli agricoltori che comunque – dice Castelluccio – sulla propria pelle conoscono la situazione disastrosa, sul piano tecnico-organizzativo, del Consorzio. Tra i tanti aspetti negativi le condotte in amianto che ‘scoppiano’, 80 punti di sollevamento che hanno un costo di energia altissimo, 5 idrovore, 1500 km di cunette da manutentare, lo spreco delle acque reflue. Una situazione che né i continui e sostanziosi ripiani di bilancio e né l’istituzione del Consorzio unico hanno in qualche modo contribuito a superare".
Nell’auspicare il più rapido superamento della vertenza dei lavoratori, a partire dall’attività del commissario che non può rifiutare il confronto, dando risposte a sacrosante richieste in modo da ristabilire un clima di serenità e operativa collaborazione con gli agricoltori", Castelluccio afferma che il Consorzio di Bonifica "ha bisogno di attrezzature, strumentazioni minime, nuovo personale e risorse finanziarie adeguate. Anche dall’ennesima vertenza sindacale viene la conferma che la vicenda della governance delle risorse idriche lucane è impantanata senza fare passi in avanti né in direzione dei dipendenti che dei produttori agricoli".