Il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, ha emanato lo scorso 10 novembre una ordinanza con cui si fa "immediato divieto di prelievo, captazione, attingimento e utilizzo a qualsiasi scopo delle acque provenienti dai corsi d'acqua denominato fosco Chiobica e fiume Cavone, siti in agro di Pisticci, per scongiurare conseguenze e compromissione delle condizioni igienico- sanitarie".
Il provvedimento è stato preso in seguito ad uno sversamento dal pozzetto in uscita del deupuratore delle acque meteoriche della discarica la Recisa, sulla scorta di un resoconto dello scorso 9 novembre.
La discarica è gestita dalla ditta Teknoservice. Nell'ordinanza contingibile e urgente in materia ambientale e sanitaria si spiega che "potrebbe essersi verificato un superamento del livello delle concentrazioni soglia di contaminazione". Al gestore toccherà adesso attuare le procedure di prevenzione come previsto dalla normativa vigente. Nel frattempo, però, si è ritenuto "cautelativamente e con sollecitudine, vietare di captare e di utilizzare a qualsiasi scopo, le acque provenienti dai corsi d'acqua potenzialmente inquinate per scongiurare conseguenze e compromissione delle condizioni igienico – sanitarie. Il Comune, da parte sua, dovrà apporre adesso apposita cartellonistica indicante il tratto die recettore idrico potenzialmente inquinato.
Agli organi di polizia, infine, il compito di vigilare e controllare il rispetto dell'ordinanza e l'adozione dei provvedimenti di competenza.
Roberto D'Alessandro