Duna e lavori sull'arenile, occorrono vigilanza e buonsenso
- Post 21 Aprile 2019
Come ogni anno vengono posti in essere soprattutto in questo periodo i lavori di sistemazione delle aree costiere in concessione ai lidi balneari.
Le operazioni sono delicate in quanto occorre far coabitare le esigenze dei gestori con quelle della natura, che proprio lungo alcune spiagge crea il delicato ecosistema dunale, utile tra l'altro a frenare il fenomeno dell'erosione costiera.
La duna è presente anche a marina di Pisticci, seppur negli anni ha ceduto spazi vitali proprio alle strutture balneari installate in loco. Non si tratta di demonizzarne l'esistenza. E' chiaro che prevederne la creazione significhi dover mettere in conto di cedere parte di questi spazi naturalistici ad un tipo di sviluppo ed infrastrutturazione che ha le sue ricadute sul territorio e la sua funzione nelle dinamiche di attrattiva turistica di un luogo balneare. Ma è altrettanto chiaro che certe operazioni debbano essere condotte entro i confini del consentito, nella consapevolezza che la natura ospita tali strutture e che i suoi equilibri devono essere il più possibile salvaguardati, ragionando, nel caso della duna, nell'ottica di non andare oltre lo stretto necessario quanto ad interventi di pulizia sull'arenile anche in funzione dei soli spazi che davvero servono al lido in via installazione. Alcuni imprenditori balneari già lo fanno ed andrebbero presi ad esempio anche da altri rivelatisi a volte meno sensibili ed attenti.
La virtù, come sempre, sta nel mezzo. Esistono dei confini fra le operazioni consentite e quelle che vanno oltre. Di un'ecosistema così delicato ed importante occorre avere rispetto, applicando norme e buonsenso. Diversamente è necessario garantirne il rispetto con tutti gli strumenti che le istituzioni hanno a disposizione.
Intanto le attività in essere sulle aree marittime sono oggetto di osservazione da parte di chi, con la bella stagione, inizia a frequentare le spiagge.
Da marina di Pisticci, ad esempio, giungono alcune segnalazioni fotografiche che contengono dubbi e perplessità. Le giriamo alle istituzioni interessate affinchè, ciascuna per le proprie competenze, possano fare le verifiche del caso ed esercitare le loro funzioni così da veder coniugate al meglio esigenze legittime, ma a volte contrastanti, nella speranza che anche la mano e i mezzi di chi opera possano essere guidati dal buonsenso e dalla consapevolezza che occorra condurre solo gli interventi necessari, che siano nello stesso tempo rispettosi dei protocolli previsti e possibilmente poco invasivi.
Roberto D'Alessandro