22Dicembre2024

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Rifiuti, una emergenza da 100 tonnellate. Primi viaggi verso La Fenice

Da questa mattina la Teknoservice, ditta incaricata delle operazioni di raccolta e smaltimento rifiuti nel territorio di Pisticci, è autorizzata a conferire all'impianto La Fenice di Melfi. Messi a punto i dettagli burocratici determinati dal decreto del presidente Pittella che, per massimo due mesi, ha rimodulato i flussi dei rifiuti del materano decretando per l'incenerimento verso il termovalorizzatore di Rendina, da Pisticci sono partiti i primi quantitativi di r.s.u, pari a circa 25 tonnellate.
Il dato permette di farsi un'idea rispetto ai tempi di ritorno alla normalità nel territorio di Pisticci, nel quale cumuli di rifiuti traboccano dai cassonetti, nonostante le operazioni tampone concordate dal comune con la ditta nel fine settimana. "Considerando che da lunedì scorso non viene fatto alcun conferimento e che ci attestiamo su circa 15 tonnellate di rsu al giorno – spiega l'assessore all'ambiente del comune di Pisticci, Domenico Grieco – stimiamo di avere oltre 100 tonnellate di rifiuti fra quanto stipato nei container e nei mezzi della ditta e quanto presente nei cassonetti ed ai loro bordi. Ciò significa che ragionevolmente, considerando anche la produzione giornaliera, se conferissimo a La Fenice 25 tonnellate al giorno, compreso sabato e domenica, riusciremmo a lenire circa 10 tonnellate al giorno di quanto accumulato nell'ultima settimana. Il dato fa capire che la situazione di disagio durerà ancora diversi giorni".

Nel tentativo di gestire al meglio le varie sfaccettature di questa vicenda, il comune ha deciso di allestire una task force. A spiegarne l'obiettivo è ancora Grieco: "abbiamo la necessità di affrontare la questione anche dal punto di vista giuridico in considerazione di possibili ricadute negative in termini ambientali e di salute, considerando che ad ora non abbiamo avuto alcuna risposta dalla regione nella direzione della nostra proposta per l'utilizzo dell'impianto La Recisa. Verificheremo se sussistono elementi utili a produrre azioni contingibili ed urgenti per lenire la presenza rifiuti".

Nel frattempo pare che l'appello ad aumentare i quantitativi di raccolta differenziata non sia rimasto inascoltato. "Voglio ringraziare – dice Grieco - quanti stanno collaborando per aumentare la quantità di differenziazione del rsu. Di fatti il gestore mi dice che la differenziata è notevolmente aumentata con punte del 45%. Anche per questo motivo sin da stamattina all'alba si è reso necessario svuotare nuovamente gran parte delle campane e renderle subito fruibili". L'assessore riprende poi alcune critiche ritenute del tutto infondate: "Sono profondamente amareggiato per azioni di sciacallaggio consumate anche nei commenti che a vario titolo stanno circolando in questi giorni anche da parte di alcune componenti politiche. SI leggono posizioni che denotano una ignoranza dell'aspetto gestionale del ciclo dei rifiuti della regione Basilicata oppure una chiara miopia in certo tipo di valutazioni".
Fra le critiche anche quella che decanta i meriti del comune di Policoro, considerato virtuoso e per questo collocato fuori dall'ordinanza di rimodulazione dei flussi. "Rispetto a questa notizia stiamo facendo verifiche ufficiali per capire se è possibile avere autorizzazioni in deroga a quelle che sono le attuali prescrizioni per conferire nell'ambito della regione stessa, perché può essersi creato un precedente interessante, che potrebbe rappresentare una opportunità anche per gli altri comuni".

La ditta incaricata di attuare concretamente il sistema di raccolta porta a porta spinto inizierà a breve a consegnare i kit anche ai privati a partire da Pisticci Scalo fra oggi e domani.

Roberto D'Alessandro

Di seguito riportiamo l'intervento del Senatore Giovanni Barozzino di SInistra Ecologia Libertà

Ancora una volta viene utilizzato il carattere emergenziale per gestire i rifiuti. Ancora una volta assistiamo all’incapacità del governo regionale ad approntare misure stabili capaci di tutelare la salute dei territori e delle sue popolazioni.
Nonostante quanto fin qui accertato, da parte di tutti gli enti competenti, circa lo stato di inquinamento prodotto dal termovalorizzatore ex Fenice – oggi Rendina Ambiente – e dei rischi sulla salute delle popolazione di quei territori, la Giunta Regionale decide che, ad affluire presso il termovalorizzatore dell’area industriale di Melfi siano anche i rifiuti di ben 29 comuni della provincia di Matera (rimarrebbero esclusi dall’ordinanza solo le Città di Matera e di Policoro).

Esprimo la mia solidarietà ai sindaci di Melfi e Lavello che, all’indomani dell’ordinanza, hanno manifestato le proprie preoccupazioni e il proprio disappunto: non è più accettabile la logica che continua a presidiare nello specifico la gestione rifiuti in una piccola regione come la nostra e, più in generale, il disinteresse nei confronti del grido di allarme e preoccupazione di intere comunità.