Emergenza rifiuti. Di Trani riapre la discarica di Recisa
- Post 06 Aprile 2016
Alla fine è stato necessario emettere l’ordinanza sindacale più volte paventata. A determinarne la necessità il rischio di esposizione igienico-sanitaria a causa della prolungata presenza di rifiuti sui territorio. L’atto, firmato oggi dal sindaco Di Trani, dispone che per la rimozione dei cumuli venga utilizzata la discarca La Recisa, chiusa da inizio anno. Nel documento si parla di
“deposito temporaneo - deposito preliminare dei rifiuti solidi urbani prodotti quotidianamente dalla città di Pisticci nel bacino di discarica La Recisa per la parte che non è possibile conferire al termovalorizzatore La Fenice”.
L’evidente criticità nelle strade del territorio dura ormai da tempo ed è dovuta ai colli di bottiglia creati dal sistema di smaltimento verso La Fenice di Melfi. L’invio all’inceneritore dei rifiuti della provincia di Matera era stato determinato, nel 2016, con due ordinanza del presidente Pittella, l’ultima delle quali (la 47 del 18 marzo scorso) stabiliva conferimenti dai territori della provincia di Matera per circa 120 tonnellate al giorno, quando invece i rifiuti prodotti ammontano circa a 180 tonnellate. La forbice fra r.s.u. quotidianamente trattabili da Fenice ed r.s.u. prodotti si è ulteriormente dilatata dopo lo stop dell’impianto melfitano nel periodo di Pasqua. Da quel momento il sistema è andato in crisi. I rifiuti sui territori sono aumentati incrementando una emergenza strutturalmente incolmabile in assenza di provvedimenti che disponessero le modalità di smaltimento della restante parte di munnezza. Provvedimenti che, viene richiamato nell’ordinanza di Di Trani, non sono mai arrivati.
La disposizione, in vigore già da oggi, si è resa necessaria “sussistendo allo stato le condizioni di necessità ed urgenza” e “disporre il deposito temporaneo dei RSU […] nel bacino di discarica La Recisa, previa adeguata sistemazione dell'area interessata da parte del gestore della discarica”. Nell’atto si rileva che la sussistenza di una situazione di “grave pericolo per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente tale da richiedere l’adozione di un provvedimento per la gestione in via straordinaria dei rifiuti anche in deroga alle disposizioni vigenti”.
Dell'atto, con il quale Di Trani riapre la discarica presente nel suo territorio per far fronte alla particolare situazione di emergenza, è stata data notizia "al Prefetto di Matera, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dellîmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministro della Salute, al Ministro delle Attività Produttive, al Presidente della Regione Basilicata, al Presidente della Provincia di Matera, all'ARPAB e all'SM di Matera".
Roberto D'Alessandro
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