Il Circolo Culturale 'La Scaletta' ed il presidente della Regione Vito Bardi ricordano il centenario della nascita di Emilio Colombo
- Post 11 Aprile 2020
Le celebrazioni per il centenario di Colombo, che fu uno dei padri costituenti, presidente del Consiglio, più volte ministro, presidente del Parlamento europeo e infine senatore a vita, erano in programma nel mese di aprile, a causa dell'emergenza Coronavirus, sono state rinviate a data da destinarsi.
Quando Colombo voleva mostrare più cordialità rivolgeva la parola con accento lievemente dialettale. Una mattina dell'estate 2012 mi telefonò dicendomi: "eh tu, non mi hai fatto ancora vedere la cripta del peccato originale". Gli risposi "Presidente, non c'è problema, quando vuole siamo sempre a sua disposizione".
Dopo qualche giorno ci siamo incontrati sulla strada dopo il ponte sul Bradano e lo abbiamo accompagnato alla masseria Dragone e quindi alla cripta. Era già molto stanco e camminava a fatica ma, ben aiutato da mio figlio Niccolò e da Ivan Focaccia, lentamente raggiunse l'ingresso della chiesa rupestre sempre accompagnato dalla sorella Anna. Si fermò qualche minuto a leggere e commentare lo scritto della targa con mio fratello Raffaello e con Vincenzo Viti, che nel frattempo ci aveva raggiunto.
Ascoltò in religioso silenzio la descrizione ed osservò con grande devozione le immagini che le luci mettevano in risalto. Di tanto in tanto volgeva lo sguardo alla sorella quasi per trasmettere tutti i suoi sentimenti di intima partecipazione. Fu una visita vissuta in modo profondamente spirituale.
Poi ancora una sosta alla masseria, accolti con calore dai fratelli Michele e Aldo Dragone e da Carmela Nicoletti, e subito dopo raggiungemmo in auto i Sassi di Matera.
Pranzammo in via Fiorentini in un tipico locale, dove degustammo i piatti della cucina lucana. Durante il pranzo ricordò il grande lavoro svolto per la soluzione dei problemi dei Sassi soffermandosi con Raffaello e con Viti sulle tappe più significative di un lavoro lungo e duro e sui risultati raggiunti sia a favore della popolazione residente che per la nascita della nuova città.
Fummo raggiunti dal giornalista Franco Di Pierro che per la tv TRM colse l'occasione per una intervista durante la quale Colombo ricordò, tra l'altro, quando si recò a trovare De Gasperi per dare gli auguri per il prossimo compimento dei 70 anni. In quella occasione Colombo chiese al Presidente De Gasperi che regalo potesse fargli e il grande statista rispose: " il regalo che desidero è quello di avere da te la stesura definitiva della legge per i Sassi di Matera". Colombo consegnò a De Gasperi il testo completo della legge proprio il giorno del compleanno.
L'intervista di Franco Di Pierro dell'agosto 2012 è l'ultima rilasciata da Emilio Colombo.
Ho iniziato questo ricordo dal racconto dell'ultimo incontro. In realtà il rapporto dei soci del Circolo La Scaletta con lo statista lucano è stato lungo e rimonta ai primi anni '60. Il Circolo aveva già completato la ricerca e lo studio delle chiese rupestri e aveva redatto un progetto per la costruzione di una strada panoramica per ammirare la città dal versante della "murgia timone". Poiché non si trovavano finanziamenti si decise di sottoporre il problema a Colombo. Una piccola delegazione del Circolo si recò a Potenza e si incontrò con l'uomo politico nella sua abitazione. Fummo ricevuti con cordialità e la madre ci offrì i classici biscotti lucani. Quando esponemmo i nostri desideri ed illustrammo il progetto della panoramica, Colombo ci disse che prendeva un appunto. La nostra risposta fu semplice:"non c'è bisogno perché offriamo il progetto esecutivo dove è tutto chiaro; che cosa è, a che serve e quanto costa". La sorpresa fu evidente e, dopo qualche minuto di silenzio e dopo aver letto la breve introduzione, ci disse: "ragazzi forse voi non ve ne rendete conto ma state facendo una cosa di grande rilievo. State realizzando ciò che nel mondo politico dovrebbe più spesso avvenire. Voi state esprimendo il giusto rapporto tra cittadini ed istituzioni, tra chi collabora alle programmazioni e chi gestisce il momento esecutivo. Per questa ragione farò in modo che il vostro progetto sia eseguito".
Quando percorrete la strada panoramica ricordate questa storia.
Nel 1966 il Circolo allestì, nei locali dell'ex convento dell'Annunziata, una grande mostra fotografica della ricerca sulle chiese rupestri. Colombo per essere presente viaggiò in elicottero, inaugurò la mostra e insieme ai soci del Circolo visitò la chiesa di Santa Barbara.
Poi il Circolo trasferì la mostra fotografica nella prestigiosa sede della fondazione Besso in largo Argentina a Roma. Colombo fu presente alla inaugurazione e fece venire anche la RAI che filmò l'avvenimento. Era presente anche l'editore De Luca che aveva da poco stampato il grande libro sulle chiese rupestri di Matera. Colombo espresse tutta l'ammirazione per l'opera e per la sua realizzazione editoriale e ordinò molte copie per le strenne personali.
Quello che ho raccontato sono solo alcuni momenti vissuti con lui perché il rapporto con Emilio Colombo ha avuto molte tappe estremamente importanti e l'amicizia non si è mai interrotta, ma anzi rafforzata alla luce di una reciproca stima per i valori espressi e per le realizzazioni effettuate.
Il momento più triste è stato quello vissuto alla fine di giugno 2013 quando in piazza Pagano a Potenza abbiamo atteso l'arrivo della salma da Roma. Tornava in Basilicata chi aveva trasformato i sentieri regionali in strade moderne, fatto rinascere l'agricoltura e il turismo e aveva cambiato i paesi in città.
Non possiamo, non dobbiamo sbiadire il ricordo di chi ha costruito.
Anche il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ricorda "l'esponente politico di spicco della Dc che fu presidente del Consiglio dei ministri, presidente del Parlamento europeo, più volte ministro, un grande statista che nel corso della sua lunga esperienza nelle istituzioni repubblicane ha avuto un ruolo determinante nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno e nell'avvio del percorso di integrazione comunitaria".
"Purtroppo – aggiunge Bardi - l'emergenza sanitaria in corso ci impone di rinviare le manifestazioni che avremmo voluto svolgere in questa occasione, ma sono certo che appena possibile, insieme alle associazioni che hanno istituito il Comitato promotore per le celebrazioni del Centenario della sua nascita, avremo modo di rievocare in maniera compiuta il percorso politico e istituzionale di questo grande lucano".
"Non possiamo dimenticare il legame profondo che Colombo ha sempre avuto con la Basilicata – conclude Bardi -, una regione che è sempre stata al centro delle politiche pubbliche da lui promosse per lo sviluppo delle infrastrutture e delle attività produttive. Il suo profondo spirito europeista, insieme alla grande conoscenza delle dinamiche economiche e sociali del Sud e dell'Italia, fanno di Emilio Colombo uno dei principali interpreti della politica italiana del dopoguerra. Uno dei Padri Costituenti che hanno gettato le basi per l'esperienza originale della democrazia italiana".