Il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco Carella, lancia un appello al governo regionale per il rilancio della Valbasento. “La discussione che si è finalmente aperta sulle zone economiche speciali – spiega Carella – è una straordinaria opportunità per recuperare la Valbasento alla sua vocazione produttiva puntando, non solo su agroalimentare e logistica, ma anche sulla nuova frontiera della chimica verde e delle biotecnologie. La crisi della Valbasento – continua il sindacalista – è la metafora del disastro industriale lucano. Nylstar, Cfp, Panasonic, Ergom, Orsa Sud, Apelle, Helesi: sono solo gli ultimi capitoli di un lungo rosario di fallimenti industriali. Oggi preoccupano realtà come Brianza Plastica, Coopobox e Politex che iniziano a dare segnali preoccupanti, mentre la reindustrializzazione della ex Mythen fatica a decollare.
Dentro questo panorama la politica, insieme alle forze sociali, è chiamata a creare le condizioni per una solida ripartenza produttiva e occupazionale mettendo in campo risorse e strumenti di politica industriale. Anche nella nostra regione ci sono realtà che resistono, che innovano, che gettano ogni giorno il cuore oltre l’ostacolo della mala-burocrazia, di un fisco vessatorio, di infrastrutture colabrodo. Da queste eccellenze bisogna ripartire per fare della nostra regione il crocevia di un nuovo modello di sviluppo fondato su green economy, smart working e industria 4.0 e sulle reti cooperanti tra industria, scuola, università, enti di ricerca, acceleratori tecnologici e incubatori d’impresa.
La Zes può fare da acceleratore – conclude Carella – ma va riempita di contenuti, risorse e politiche, a partire dalla riduzione dei costi energetici e dei trasporti, in grado di restituire alla Valbasento una rinnovata prospettiva di sviluppo”.