Sindacati contro il direttore generale del San Carlo di Potenza che minaccia querele: 'Libertà di espressione, non ci faremo imbavagliare'
- Post 10 Aprile 2020
Di seguito, il comunicato a firma di Angelo Summa, segretario generale della CGIL Basilicata:
"Abbiamo appreso la notizia che il direttore generale dell'azienda ospedaliere regionale San Carlo di Potenza, Massimo Barresi, ha adottato - addirittura in via d'urgenza - una delibera di conferimento incarico ad un avvocato del foro di Napoli per porre in essere le più opportune azioni giudiziarie civili e penali contro la CGIL di Basilicata e anche contro gli organi di stampa regionali a tutela della immagine dell'azienda ospedaliera.
L'atto è a seguito - si legge nel documento deliberativo - della pubblicazione, nei primi giorni del mese di aprile, di diversi articoli e scritti relativi alla gestione dei pazienti Covid-19 riportanti affermazioni ritenute fortemente lesive della immagine dell'azienda ospedaliera regionale "San Carlo" di Potenza, articoli che secondo il direttore generale costituiscono gli ultimi episodi di un attacco mediatico inconsulto che si protrae già da diverso tempo.
La CGIL Basilicata, non da oggi, ma da sempre, non ha fatto altro che esercitare un legittimo e doveroso diritto di valutazione e critica nel merito delle scelte gestionali ed organizzative compiute dal direttore generale del San Carlo. Mai ha fatto affermazioni contro l'azienda ospedaliera regionale San Carlo, ma al contrario, proprio al fine di salvaguardare la imprescindibile funzione che la stessa da sempre svolge nella Regione Basilicata quale insostituibile e principale presidio di tutela e cura della salute dei lucani, nonché l'inestimabile patrimonio di professionalità che all'interno della stessa a tutti i livelli operano, ha criticato sulla base di oggettivi dati di fatto, le scelte strategiche ed operative del suo direttore generale.
È emblematico che il direttore generale, eludendo tale dato, anziché proporre personalmente l'azione giudiziaria si è affrettato, con le risorse della collettività – l'incarico è stato conferito ad un legale esterno il cui onorario sarà pagato dal San Carlo-, ad approvare un atto per avviare invece le azioni giudiziarie a nome del San Carlo e di tanto la CGIL Basilicata chiederà la valutazione della Corte dei Conti al fine di verificare la ricorrenza dei presupposti del danno erariale.
Del resto è significativa la fretta del direttore generale che ha approvato un atto in via di urgenza nonostante la sospensione dei termini giudiziari operante proprio per l'emergenza Covid esclude ogni problema di tempi e di termini. È chiaro che l'unica urgenza sottesa a tale iniziativa del vertice del San Carlo è quella di intimidire il sindacato, con l'evidente finalità di mettere il bavaglio alla voce critica della CGIL di Basilicata e di chiunque si permetta di criticare l'operato del direttore generale, ma non sortirà alcun effetto, perché la GGIL di Basilicata proseguirà con sempre maggiore attenzione nella sua azione di controllo e critica dell'operato dei vertici dell'azienda nell'interesse dei lavoratori del San Carlo e di tutta la comunità lucana.
Non ci presteremo al tentativo di intimidire chi quotidianamente ha difeso medici, personale sanitario e personale operante nell'azienda in questa fase delicatissima di emergenza sollecitando risposte e azioni alle criticità segnalate, e dando voce alla preoccupazione e indignazione di tanti cittadini che non si sono sentiti adeguatamente tutelati, e non per mancanze degli operatori sanitari, ma per limiti gestionali ed organizzativi del management della sanità lucana. La CGIL di Basilicata attende pertanto serenamente che la Magistratura valuti le azioni giudiziarie del vertice del San Carlo, nella consapevolezza che le stesse si risolveranno in "un buco nell'acqua".
Chiediamo al presidente Bardi un intervento immediato affinché ci dica se in Basilicata c'è ancora la libertà di critica sancita dalla Costituzione o se intende lasciare ancora agire un certo management, che oltre a manifestare limiti gestionali non all'altezza della funzione chiamato a svolgere, si è spinto fino a porre in essere, un'azione lesiva di una libertà fondamentale".
A stretto giro d'orologio, sono arrivati attestati di solidarietà da parte della CISL e della Filcams Cgil e UilTucs:
"Questo è il momento meno opportuno per le invettive personali e mai dovrebbe esserlo per minacciare querele temerarie che hanno come unico scopo quello di intimorire le legittime voci critiche. Questo, invece, è il momento di pensare alle cose serie, ovvero a come evitare il ripetersi di episodi che, al di là di qualsiasi valutazione di responsabilità, sono costate la vita a delle persone". È quanto dichaira il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, in riferimento alle querele annunciate dal direttore generale del San Carlo.
"La Cisl, in piena emergenza, considera sbagliato discutere delle eventuali dimissioni di Barresi, così come considera impropria e spropositata la risposta del dg del San Carlo. In questa fase devono prevalere il buonsenso e il senso di responsabilità, evitando di alimentare con un eccesso di verbosità un clima di confusione e sfiducia nelle istituzioni. Le rese dei conti devono essere rinviate a quando sarà terminata l'emergenza: solo allora si potrà e dovrà chiedere conto delle cose fatte e di quelle non fatte in ogni sede opportuna. Oggi noi chiediamo a chi riveste ruoli di responsabilità nella cosa pubblica di fare fino in fondo, e nel migliore dei modi, il proprio dovere", conclude il segretario della Cisl.
Le segreterie regionali della Filcams Cgil e della UilTucs sostengono la lotta che tutti i sindacati, a tutti i livelli e in ogni categoria, stanno portando avanti a tutela della salute dei lavoratori in questo particolare momento di emergenza da Covid 19.
Bene ha fatto il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa a sottolineare le storture di un sistema sanitario regionale che pone non pochi dubbi sulla gestione dell'emergenza. In più di una nota stampa anche noi, come sindacati dei lavoratori dei servizi, abbiamo chiesto l'applicazione di quanto previsto dai dpcm all'interno dello stesso ospedale San Carlo, dove ancora oggi, a un mese dal lockdown, mancano adeguati dispositivi di sicurezza individuali tra gli operatori sanitari e gli addetti dei servi di mensa, pulizia, vigilanza.
Dispositivi adeguati e tamponi a tutti i lavoratori che a vario titolo operano all'interno del San Carlo e dei presidi ospedalieri periferici. Queste le nostre richieste rimaste inascoltate dal direttore generale dell'azienda ospedaliera regionale Massimo Barresi.
Viviamo in un Paese democratico dove, al di là delle dovute restrizioni di movimento delle persone, vige ancora la libertà di critica e di espressione, tutelate dalla nostra Costituzione. Un principio basilare, che non può essere assolutamente messo in discussione sia per gli organi di informazione, ai quali va tutta la nostra solidarietà e sostegno, sia per le organizzazioni sindacali.
Filcams Cgil e UilTucs condannano pertanto ogni arbitrario atto di intimidazione nei confronti della stampa libera e dell'azione sindacale, che ha sempre messo al primo posto i diritti dei lavoratori, partendo proprio dai professionisti della sanità, lustro dell'ospedale San Carlo e la cui dedizione e capacità non è mai stata messa in discussione. Ci auguriamo che anche il governo regionale prenda una posizione in merito, in nome di quella unità più volte citata dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. "Uniti si vince" non sia solo uno slogan per rassicurare la comunità: dalle parole si passi ai fatti.