Riforma del sistema sanitario regionale: il Comitato a difesa dell’Ospedale del Metapontino ne ha discusso a Potenza
- Post 17 Luglio 2020
Vito Anio Di Trani e Gianni Di Pierri, in rappresentanza del Comitato, insieme a Gaetano Giannace, promotore dell’evento, hanno sostenuto la necessità di elaborare una riforma che, nel rispetto delle leggi e dei vincoli di bilancio, ponga al centro dell’azione il diritto dei lucani a fruire tutti delle più efficaci, tempestive ed avanzate prestazioni sanitarie ed ospedaliere. Le dimensioni dei paesi, la scarsa densità abitativa o la conformazione morfologica del territorio non possono essere certo valide ragioni per svuotare ulteriormente di contenuti i già penalizzati presidi ospedalieri esistenti (in alcuni dei quali, singoli reparti sono affidati ad un numero totalmente insufficiente di medici o peggio ad un solo medico). Quanto poi al metapontino, area vasta sita a ridosso della SS 106, importante arteria stradale di collegamento nazionale, che raccoglie una nutrita utenza oltre che dall’entroterra lucano anche dalle vicine Calabria e Puglia, e che nei mesi estivi triplica la sua popolazione, Di Trani e Di Pierri hanno prospettato la possibilità di creare un ospedale unico che, articolandosi attraverso l’integrazione dei plessi di Policoro e Tinchi, potrebbe assicurare e implementare sia le prestazioni ospedaliere di base (pronto soccorso, chirurgia e endoscopia, ortopedia, ostetricia, medicina interna, psichiatria, centro trasfusionale, UTIC e rianimazione, a Policoro) sia i servizi connessi (degenza post operatoria, riabilitazione cardio-polmonare, neurologica ed ortopedica, oltre che dialisi, endocrinologia e diabetologia, chirurgia oftalmica, orl etc. a Tinchi).
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