20Maggio2024

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Un 'no' unanime al rinnovo delle autorizzazioni ambientali di Tecnoparco. Il Consiglio comunale ha approvato una nuova delibera che supera le divergenze dello scorso settembre

Il Consiglio comunale di Pisticci ha votato questa sera all’unanimità una delibera che esprime parere contrario al rinnovo dell’autorizzazione ambientale per la società Tecnoparco. L’assise, che si è era già pronunciata in materia lo scorso settembre, ha superato quel dispositivo con un nuovo testo questa volta condiviso anche dalle opposizioni, che hanno inserito le loro richieste di integrazione. Al dibattito consiliare sono stati ammessi anche interventi esterni hanno preso la parola una dozzina di soggetti espressione delle associazioni, dei movimenti, della politica, delle istituzioni e di alcune categorie.

Al termine del dibattito è stata approvata la seguente delibera. Il Consiglio comunale:
1. Esprime parere negativo al rinnovo dell’AIA, relativamente al trattamento dei rifiuti pericolosi e non, provenienti da aree esterne alla zona industriale di Pisticci (considerando l’impianto di Ferrandina esterno all’impianto di trattamento dei Pisticci e disattivando la condotta che collega l’impianto di Ferrandina con quello di Pisticci) e che per la produzione di energia elettrica venga utilizzato solo il gas metano e non più l’olio di palma;
2. Considera attuabile il solo trattamento dei rifiuti provenienti dalla zona industriale di Pisticci (per rifiuti si intendono i fluidi e i fanghi in ingresso all’impianto di trattamento) e ritiene prioritario che Tecnoparco continui a fornire i servizi e le utilities alle aziende presenti nell’area industriale utilizzando le migliori tecnologie possibili;
3. Chiede che venga attuata con la massima priorità la bonifica dell’intera area inserita nel Sito di Interesse Nazionale;
4. Chiede che i reflui in ingresso ed in uscita agli impianti di trattamento, vengano controllati attraverso analisi a spese di Tecnoparco, effettuate presso laboratori Accreditati, individuati dall’Amministrazione Comunale, ad integrazione delle analisi di ARPAB, per un monitoraggio continuo degli stessi reflui;
5. Chiede la partecipazione degli enti locali alla gestione del CSI di Matera secondo quanto previsto dallo Statuto dell’Ente;
6. Chiede alla Regione Basilicata, attualmente titolare, tramite il CSI del 40% delle Azioni di Tecnoparco, di uscire dalla compagine sociale, cedendo il proprio pacchetto azionario, al fine di evitare la commistione tra soggetto controllore e controllato;
7. Chiede alla Regione Basilicata di farsi carico, attraverso progetti dedicati, di avviare una nuova fase di industrializzazione, rispettosa dell’Ambiente e del territorio, anche mediante attività di ricerca e sviluppo, nell’area industriale valbasentana, in modo da poter contribuire a restituire a Tecnoparco la mission per la quale era nata;
8. Chiede che la Regione Basilicata avvii in tempi rapidi uno screening sullo stato di salute della popolazione residente nel comune di Pisticci
9. Impegna il Sindaco di Pisticci e la Giunta a voler adottare ogni utile provvedimento finalizzato all’interruzione del conferimento dei reflui utilizzando, se del caso, anche provvedimenti monocratici di natura interdittiva al fine di garantire la pubblica e privata salute e salvaguardia dell’intera Valle del Basento;
10.Considera superata la proposta precedente deliberazione n° 60/2016 che viene del tutto sostituita dalla presente

 

"La delibera approvata in data odierna è frutto di una sintesi tra le posizioni della maggioranza, della minoranza e delle associazioni che abbiamo incontrato nelle settimane che hanno preceduto l'assise odierna - spiega il Sindaco di Pisticci Viviana Verri - Contavamo sull'unanimità del consenso proprio per esprimere una posizione forte e dare continuità alle azioni svolte dalle precedenti amministrazioni e al documento Valbasento Sostenibilità Esaurita promosso dal Forum Ambientale Permanente nel 2014. Il confronto con i cittadini e le associazioni nel Consiglio Comunale aperto ha ribadito unità di intenti di tutta la comunità su una tematica che deve essere affrontata da un unico punto di vista, quello della tutela del nostro territorio e della nostra comunità".