'Zes Taranto-Valbasento a rischio'
- Post 11 Dicembre 2017
“E' il caso di evidenziare che la Zes Taranto-ValBasento – prosegue Castelluccio - è stata individuata con l'obiettivo di operare su un doppio versante: da un lato quello Adriatico che comprende un territorio vasto dal Salento al Gargano e due grandi porti come quello di Bari e quello di Brindisi; dall’altro quello ionico che dovrebbe farsi carico della vicina Regione Basilicata, con la quale probabilmente condividerà una ZES facente capo al Porto di Taranto. Lo schema di Dpcm individua come criteri la superficie territoriale e la densità demografica regionale, senza tener conto di ulteriori fattori. Tali criteri non misurano, evidentemente, né la condizione di svantaggio competitivo della Regione interessata, né le sue potenzialità di sviluppo da associare alla istituzione di una ZES. Non si tiene conto del dato infrastrutturale complessivo in cui la Regione versa (centrale in ordine alla possibilità di connettere la Zes con gli sbocchi di mercato) né del tessuto economico locale, né, ancora, del livello di benessere, misurabile banalmente con gli stessi criteri adottati dalla UE (Pil procapite)”.
“Altro che arricchimento del testo del governo c- conclude il vicepresidente del Consiglio regionale - chè stato sostanzialmente accolto dallo stesso ministro De Vincenti. Siamo di fronte ad una forte penalizzazione dell'area appulo-lucana che va da Taranto al Metapontino.
Facebook Social Comments