17Maggio2024

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L'amministrazione comunale 5 Stelle predica bene, ma razzola male

Il movimento 5Stelle nel 2016 scriveva che il loro programma elettorale si fondava su 4 punti cardine e al primo punto vi era la PARTECIPAZIONE così definita: “PARTECIPAZIONE attiva dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del paese, che non va delegata soltanto “ai politici di professione” “.
Or bene nel mese di agosto 2018 Lista dei Cittadini, Italia in comune, Lista civica italiana e Sinistra Italiana si facevano promotori di una petizione, firmata da circa 300 cittadini di Pisticci e protocollata in data 13 agosto 2018, con la quale i cittadini chiedevano di modificare l’art. 29 dello statuto comunale aggiungendo il comma seguente:
“Il presidente del consiglio convoca il Consiglio Comunale entro 15 (quindici) giorni dalla presentazione della richiesta sottoscritta da almeno 150 (centocinquanta) cittadini residenti a Pisticci
Durante la seduta e solo sugli argomenti oggetti di istanza, potranno prendere la parola anche 3 (tre ) rappresentanti, senza diritto di voto, che illustreranno le richieste e interverranno eventualmente nel dibattito nei tempi e nei modi riconosciuti ai Consiglieri Comunali.
Il presidente invia ai rappresentanti, invito scritto a partecipare al consiglio comunale, almeno 5 ( cinque giorni prima della seduta”.
I promotori della raccolta firme chiedevano al Sindaco e alla Giunta Comunale che la suddetta modifica fosse discussa e approvata in Consiglio Comunale in tempi rapidi.
Eravamo convinti che la richiesta dei cittadini di maggiore partecipazione alla vita amministrativa del nostro comune coincidendo con quanto sostenuto nel programma elettorale dei 5Stelle avrebbe avuto un esito positivo in tempi brevi.
Ci siamo dovuti ricredere.
 Sono trascorsi da quel 13 agosto 5 mesi nella attesa, risultata vana, di una risposta del sindaco di Pisticci.
Il sindaco non solo ignora le linee programmatiche della sua amministrazione ma, a dimostrazione che non le importa nulla della Partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del comune di Pisticci, calpesta scientemente anche lo statuto del comune di Pisticci che al suo art. 19 impone al sindaco di dare una risposta scritta entro 30 giorni dalla data di protocollo dell’istanza sottoscritta dai cittadini.
Riportiamo per intero l’art. 19 dello statuto comunale.                                                                                                                                                       
“ARTICOLO 19 - ISTANZE - PETIZIONI – PROPOSTE “
1. Ogni cittadino, in forma singola o associata, può rivolgere all'Amministrazione Comunale istanze, petizioni e proposte dirette a promuovere una migliore tutela degli interessi collettivi.
2. Nessuna particolare forma è prevista per la presentazione di istanze, proposte e petizioni sia singole che associate.
3. Esse debbono essere indirizzate al Sindaco del Comune e contenere chiaro il "petitum" che sia di competenza giuridica del Comune stesso.
4. Tutte le istanze, le proposte e le petizioni, altresì, debbono essere regolarmente firmate. Statuto comunale 17
5. Alle istanze, proposte e petizioni ammesse, esaminate e decise, è data risposta scritta a cura degli uffici competenti a firma del Sindaco o suo delegato, entro gg. 30 dalla data di protocollo dell'istanza.
6. Le risposte sono rese note per lettera agli interessati.
7. La Giunta decide se le istanze, proposte e le petizioni debbono o possono comportare decisioni e deliberazioni apposite della Amministrazione alla luce dell'orientamento espresso dal Consiglio Comunale e nell'ambito dei poteri dei rispettivi organi.
8. I Consiglieri hanno sempre potere di istanza, proposta e petizione verso il Sindaco e la Giunta ed in Consiglio Comunale.
9. Di istanze, proposte, petizioni e relative decisioni, deliberazioni e lettere, è conservata copia negli archivi secondo le disposizioni di legge
10.Copie di proposte e petizioni che riguardano fatti di rilievo generale ed interessi diffusi sono comunicate ai Capigruppo consiliari.
La democrazia e la Partecipazione non possono essere concetti astratti o parole vuote pronunciate in campagna elettorale per carpire voti a un elettorato che crede di ascoltare gente seria e capace di realizzare le cose che dice e che scrive e non   le chiacchiere e le promesse di venditori di fumo.
La Democrazia e la Partecipazione dei cittadini va richiesta, sollecitata e resa permanente modificando lo statuto e i regolamenti comunali.
Ciò detto invitiamo il sindaco e la giunta a convocare il consiglio comunale ponendo all’ordine del giorno la modifica dell’art. 29 del regolamento del Consiglio comunale così da recepire la richiesta sottoscritta da cittadini.

Giovanni Mastronardi
Lista dei Cittadini