Tecnoparco: la delibera della discordia. Botta e risposta Albano - Verri
- Post 14 Novembre 2016
Sono le domande che l’ex vice sindaco di Pisticci, Domenico Albano, rivolge alla maggioranza “pentastellata” che guida la città. Per Albano, attuale consigliere comunale di minoranza di Forum Democratico (è stato in assoluto il candidato più suffragato alle amministrative con 482 voti), la questione relativa all’azienda che a Pisticci scalo smaltisce reflui industriali, “è politica e non tecnica. Per questo non ho capito che motivo c’era di adottare la delibera già approvata dal Comune di Craco: è un atto di un municipio diverso dal nostro, per lo più approvato a maggioranza mentre ci avevano assicurato che il deliberato sarebbe stato frutto di piena condivisione, tanto che l’assemblea fu sospesa per concordare un testo. Mi chiedo come mai si sia voluta approvare quella delibera, visto che non c’erano scadenze. E’ mai possibile che nessuno si ponga questa domanda?”
Albano, poi, va oltre. “Le analisi di recente diffuse da Arpab, relative a prelievi effettuati l’8 giugno e resi noti all’Amministrazione a luglio, hanno certificato uno sforamento dei parametri dei solventi organici aromatici: perché non è stato fatto nulla in merito, visto che la situazione è parsa abbastanza critica sin da luglio? Adesso siamo a novembre ma, l’Amministrazione comunale non ha fatto niente”, ha denunciato ancora l’ex vice sindaco.
“Il problema ambientale che ci riguarda come territorio lo abbiamo portato avanti noi nella precedente consiliatura e adesso andrebbe definito”. Come? “Politicamente. Il problema non è l’Aia (autorizzazione integrata ambientale, ndr), quanto far sì che Tecnoparco torni a fare quello che faceva, cioè smaltire solo i reflui della Valbasento. Inoltre, va portata a termine la bonifica del Sito d’Interesse Nazionale”.
“La delibera è l’inizio di un cammino condiviso con gli altri comuni della Valbasento, perché l’inquinamento non riguarda solo noi”. Così il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, sulle accuse di Albano. “Non capisco – ha proseguito Verri - il loro eccessivo individualismo e quale è esattamente il loro contributo al problema, dato che rimproverano a noi azioni che loro stessi non hanno mai compiuto.
Quanto alle insinuazioni per chi è stata fatta la delibera non rispondo: sono stanca di vergognose illazioni e ricerche di protagonismo. Il mio unico scopo è compiere azioni concrete e possibili per affrontare il problema ambientale. Spesso si lavora anche in silenzio perché occorrono competenze e prudenza. L’ambiente è una problema di tutti: non esistono parti politiche da avversare, né depositari di verità assolute”.
Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno