Bonifica Valbasento, una prima gara per acque di falda
- Post 06 Novembre 2018
Lo sottolinea il consigliere regionale Paolo Castelluccio che aggiunge: “la novità è ancora più importante tenuto conto che nella ZES Jonica la Valbasento ha un ruolo importante da svolgere e pertanto bisogna accelerare e farsi trovare pronti a nuovi insediamenti industriali specie di piccole e medie imprese.
Nessun imprenditore deciderà mai di investire in Valbasento se non si libera l’area delle presenze inquinanti. L’ostacolo burocrazia – aggiunge - è sempre dietro l’angolo. Come dimostrano i fatti di tutti questi anni si devono fare i conti con le lungaggini burocratiche. La gestione degli appalti rappresenta un punto di crisi e i continui ricorsi che avvengono rispetto ai progetti provocano un allungamento dei tempi di esecuzione. Non solo, succede anche che le opere o non comincino o rimangano incomplete. Si pensi solo che l’Accordo di Programma Quadro (Apq) è stato sottoscritto a giugno 2013, individuando la Regione Basilicata quale soggetto attuatore, ed ha definito 10 interventi di messa in sicurezza e di bonifica nei Sin di "Tito" e "Val Basento", per un valore complessivo di 46.768.703,01 euro, di cui 23.295.181,98 euro per la realizzazione dei quattro interventi di bonifica a Tito, e 23.473.521,03 euro destinati ai sei previsti nell'area industriale della Val Basento.
Il punto più critico resta quello relativo ai lavori di bonifica ex Materit - dell'importo di 2.577.371 euro - aggiudicati nel 2016, ma nei confronti dei quali e' intervenuto il Consiglio di Stato, che con sentenza pubblicata ad agosto 2017 ha disposto l'esclusione dalla gara della ditta aggiudicataria, determinando la decadenza del contratto. L’unico atto della Giunta è uno specifico finanziamento ministeriale di 500 mila euro a favore del Comune di Ferrandina mentre la Regione con il Piano regionale rifiuti (Prgr) è ancora alle prese con la 'mappatura' dell'amianto.
Le bonifiche – conclude Castelluccio - sono una nuova chance, sia per quanto riguarda l’immediato con gli interventi di risanamento sia la prospettiva. Ossia la riconversione e il riutilizzo degli spazi risanati. Ci sono i progetti e sono state fatte le caratterizzazioni ma i tempi sono troppo lunghi”.
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