Danni consistenti. Dopo il maltempo Bardi chiede lo stato di emergenza
- Post 15 Novembre 2019
Il presidente Bardi ha evidenziato che interi comparti produttivi sono stati messi in ginocchio. La Regione nei prossimi giorni quantificherà i danni subiti dagli operatori nei vari settori. Il ministro, a nome del governo, ha garantito l’interessamento dell’esecutivo e la vicinanza alle popolazioni colpite dal grave cataclisma. Il presidente Bardi ha chiesto per il tramite del ministro al governo che per la Basilicata venga adottato lo stato di emergenza.
Da sopralluoghi effettuati dai tecnici di Tavolo Verde Basilicata, in seguito alle perturbazioni che hanno investito il territorio a partire dalla notte tra l’11 e il 12 fino alla notte del 13 novembre, sono stati rilevati numerosi e notevoli danni alle strutture e alle opere di miglioramento fondiario comprese quelle relative alla sistemazione idraulico- agraria. Per non parlare dei danni irreversibili ai frutti pendenti in generale e in modo particolare degli ulivi.
Al momento è difficile quantificare i danni che i produttori agricoli del Metapontino hanno subito in seguito all’evento calamitoso; certo è che ancora una volta il mondo agricolo, oltre ad accollarsi le conseguenze della perdurante crisi generale ed in particolare quella che investe il settore, subisce quasi a scadenze temporali danni da tempo annunciati per via del cambiamento climatico: sul quale tutti siamo chiamati a riflettere e in primo luogo chi ci rappresenta a tutti i livelli compresi quelli periferici.
Continuare a dimenticarsi della necessità della messa in sicurezza del territorio in prospettiva di ulteriori fenomeni calamitosi è una responsabilità che attiene non soltanto le politiche ambientali del passato, ma anche del presente; a quando la definizione di un grande progetto regionale di difesa, salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali ed ambientali del nostro territorio? Il buon senso richiama, quindi, ad un maggiore impegno non soltanto il Consorzio di bonifica quale braccio operativo regionale competente in “bonifica” ma soprattutto la politica nel suo insieme che ha l’obbligo di salvaguardare anche o soprattutto i patrimoni riconosciuti dall’UNESCO. Matera quale Capitale europea della Cultura 2019 e luogo di inestimabile valore storico e architettonico simbolo di una civiltà contadina ha pagato il più alto prezzo di un disastro annunciato, a fronte del quale le autorità preposte per decenni hanno voluto o dovuto sottovalutare l’incombenza devastante del cambiamento climatico.
Da qui la proposta di Tavolo Verde Puglia e Basilicata di indire una Conferenza a carattere nazionale sul tema “sicurezza del territorio, turismo e sviluppo” da tenersi nella Capitale della Cultura.
Per Tavolo Verde Puglia e Basilicata
“Dalle prime sommarie stime i danni subiti dai soci Asso Fruit Italia dopo la tempesta che si è abbattuta sul territorio jonico-lucano nei giorni scorsi si aggira intorno a 700mila euro”, ha spiegato Andrea Badursi, direttore generale Asso Fruit Italia.
Che ha aggiunto: “I danni maggiori hanno riguardato le strutture serricole che purtroppo in troppi casi non possono essere recuperate”.
Infine, Badursi: “Auspichiamo che le risposte - da parte di chi ha davvero a cuore le sorti dell’ortofrutta - per gli agricoltori arrivino al più presto e siano il risultato di azioni politiche e amministrative congiunte che coinvolgano tutti i livelli di governo, da quello territoriale a quello nazionale”.
On. Rospi (M5): “D’accordo nel sostenere economicamente, da subito, il popolo veneto, ma ritengo più che necessario supportare anche Matera ed il Metapontino”.
“Bene ha fatto il Governo a dichiarare lo stato di emergenza nei territori della Regione Veneto (con in testa Venezia) colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 12 novembre scorso, ma sarebbe stato opportuno adottare un provvedimento simile anche per Matera ed il Metapontino”. E’ quanto dichiara il Deputato M5S, Gianluca Rospi, all’indomani del Consiglio dei Ministri che ha appunto dato l’ok allo stato d’emergenza per Venezia.
“Nella città dei Sassi e soprattutto nel Metapontino – aggiunge il parlamentare – si stanno contando i danni che, da subito, sono apparsi ingenti. Numerose nella Capitale Europea della Cultura 2019 le attività commerciali, come anche le abitazioni private, che si sono allagate e che hanno subito danni strutturali e all’impiantistica. Peggio è andata al territorio costiero dove ci si ritrova di fronte a campi e strutture che ospitano le colture di eccellenza lucane ormai devastati e ad una spiaggia quasi cancellata, con enormi danni alle attività turistiche. D’accordo nel sostenere economicamente, ed in tempi rapidi, il popolo veneto, ma ritengo più che necessario supportare anche Matera ed il Metapontino, negli ultimi anni colpiti svariate volte da eventi meteorici di tale portata, senza mai un intervento concreto di messa in sicurezza del territorio e senza seri ristoro per la popolazione. E’ giunta l’ora – conclude l’on. Rospi – che chi dovere intervenga non solo per preservare un territorio di straordinaria bellezza e produttività agricola, ma soprattutto per evitare, come successo in passato, di mettere a rischio vite umane. Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, dice un proverbio del popolo navajo, la prendiamo in prestito dai nostri figli. Ed è con questo spirito che dobbiamo guardare avanti e lavorare, evitando i famosi trattamenti da serie A e da serie B”.
All’indomani degli eventi meteorici estremi, quali piogge violente ed intense accompagnate da venti fortissimi, che hanno superato i cento chilometri orari, che hanno messo in ginocchio l’agricoltura, e non solo, di quasi tutta la provincia di Matera, compreso lo steso capoluogo, pur apprezzando l’attivazione immediata delle procedura di verifica e quantificazione dei danni, “e' inderogabile agire con tutte le procedure d’urgenza applicabili e con tutti gli atti conseguenti necessari a dare risposte coerenti con la gravità della situazione”. E’ quanto scrive il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, in una lettera inviata all’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli. “ E proprio a tutela di un territorio ad alto indice produttivo e occupazionale che proponiamo alcune ipotesi di lavoro, consapevoli che tutto comunque può e deve essere ricondotto e gestito da uno specifico Tavolo di crisi, capace di programmare gli interventi e dettare i tempi per la loro realizzazione. A tal fine Coldiretti Basilicata è disponibile a dare il proprio contributo fin da subito”. In particolare, evidenzia Pessolani è necessario “ emanare immediatamente un nuovo Bando sottomisura 5.2 del PSR Basilicata (Sostegno per investimenti per il ripristino di terreni agricoli e del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali) in relazione agli eventi meteorici eccezionali del maggio e novembre 2019; completare l’istruttoria e l’erogazione dei contributi relativi al Bando sottomisura 5.2 del PSR Basilicata, considerando validi anche i cosiddetti ‘lavori in economia’; accelerare le procedure di correzione delle anomalie presenti sulle misure a superficie del PSR (biologico, integrato, semina su sodo, etc.), mediante una positiva collaborazione tra gli uffici Ueca, l’Agea ed i Caa, riproponendo quanto già richiesto in occasione del Tavolo Verde del 30 settembre 2019 e ribadita con una nostra nota, onde evitare il disimpegno finanziario delle risorse”. Infine, a parere di Pessolani “è quanto mai necessario emanare immediatamente una provvedimento regionale speciale per indennizzare i produttori di colture che, al momento dell’evento meteorico eccezionale, non risultavano assicurabili e che come gli agrumi rappresentano un patrimonio distintivo dell’intero Metapontino”.