Auto incendiata a Marconia. La vittima rivela i timori e una possibile pista connessa alla sfera personale
- Post 15 Settembre 2017
La vittima, sul suo profilo facebook, ha lasciato un commento che, nel lanciare una richiesta di aiuto e sicurezza, sembra contenere una sorta di consapevolezza di quanto accaduto.
“Dopo essere stata picchiata in un autolavaggio, perseguitata, insultata, umiliata, presa a calci.... .ecco che l’attenzione ricade nuovamente su di me......nonostante le ripetute denunce accade ormai ciò che era prevedibile...........sto vivendo un incubo alla luce degli occhi di tutti senza ricevere alcun aiuto........in attesa che il mio nome ingrassi le liste dei femminicidi”.
Della frase, che pare richiamare in qualche modo una pista passionale o di natura persecutoria, sono al corrente le forze dell’ordine che indagano sul caso, attraverso una sinergia fra Carabinieri e Polizia. Il dirigente del Commissariato di Pisticci Domenico Di Vittorio ha spiegato che “Al momento sono al vaglio tutte le ipotesi, comprese quelle connesse alla sfera dei rapporti personali della vittima, della cui situazioni abbiamo consapevolezza. Ovviamente per collegare delle persone a dei fatti occorrono dei riscontri oggettivi. Noi, al momento, stiamo lavorando a 360 gradi e vagliando tutte le ipotesi, alla ricerca di prove per comprendere quanto sia accaduto e le relative responsabilità. Quello che mi sento di escludere ancora una volta è la presenza di una fenomenologia ritorsiva o connessa alla criminalità organizzata”.
L’episodio dell’altra notte aveva in un primo momento fatto tornare gli interrogativi che a più riprese avevano caratterizzato i periodi di maggiore evidenza del fenomeno, con casi registrati anche a brevissima distanza uno dall’altro. Poi il messaggio della vittima ha tracciato una prospettiva differente intorno alla quale, adesso, sono concentrate le attenzioni e le priorità degli inquirenti.
Roberto D'Alessandro
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