Attentato Cifarelli, un fermo
- Post 14 Marzo 2020
Le indagini della Polizia, che hanno portato all’emissione del provvedimento restrittivo, hanno avuto avvio a seguito dell’ordigno esplosivo fatto deflagrare a Matera la notte del 3 marzo scorso, all’interno dell’autovettura di proprietà del Consigliere Regionale Roberto Cifarelli, materano, capogruppo del Partito Democratico alla Regione Basilicata.
Al Coretti Sergio sono stati contestati il delitto di detenzione e porto di esplosivo, in concorso con altre persone al momento ignote, incaricate di collocare l’ordigno fatto esplodere all’interno dell’autovettura del Consigliere Regionale, nonché quello di tentata estorsione aggravata nei confronti di un noto imprenditore materano cui erano state rivolte dall’indagato minacce, anche di morte, al fine di costringerlo a versargli una cospicua somma di denaro; quest’ultimo, però, opponendo un deciso rifiuto ha denunciato il tutto alla Polizia.
Dopo l’esecuzione della misura il fermato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Matera.
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