22Dicembre2024

Sei qui: Home Cronaca Rifiuti, è emergenza totale. Sistema al collasso. Cittadini indignati

Download Template for Joomla Full premium theme.

Deutschland online bookmaker http://artbetting.de/bet365/ 100% Bonus.

Online bookmaker bet365

Rifiuti, è emergenza totale. Sistema al collasso. Cittadini indignati

Si aggrava la situazione rifiuti nel territorio di Pisticci. Il sistema di raccolta e smaltimento non ce la fa a venir fuori dall’emergenza di Pasqua che, seppur alle spalle per la riapertura di Fenice a Melfi, continua  a produrre i suoi effetti a causa dei quantitativi nel frattempo accumulati.
Stando ai termini attuali dell’ordinanza regionale appare evidente che i disagi sono destinati ad aumentare per il semplice fatto che quotidianamente Fenice può smaltire una quantità di rifiuti minore di quello che i territori producono. Sta accadendo per Matera, continua ad accadere per Pisticci, nel cui territorio lo scenario ha un pesante impatto visivo ed inizia a produrre anche delle conseguenze sanitarie. I cassonetti sono ormai perennemente colmi, il pregresso è tale che, anche nei casi in cui la rete venga parzialmente alleggerita dalla raccolta quotidiana, torna a saturarsi in poche ore. Lo scenario, pertanto, non cambia.
I profili social dei cittadini danno testimonianza in tempo reale della situazione e contribuiscono a rappresentare il quadro di un territorio in ginocchio nei suoi due centri urbani più grandi e nelle periferie.
“A queste condizioni il sistema non può farcela” spiega l’assessore all’ambiente Pasquale Grieco, che continua: “C’è un over flow di produzione di indifferenziato. Se l’ordinanza verso Fenice è di 120 tonnellate e sui territori si produce di più, il problema è evidente ed è chiaro che, restando così le cose, l’emergenza è destinata a dilatarsi con il passare del tempo”.
La portata del disagio è mitigata solo in parte dalla transizione in atto alla raccolta differenziata porta a porta, transizione che già di per sé ha presentato alcune difficoltà nei giorni scorsi. In questa ottica l’emergenza sull’indifferenziato non aiuta, poiché impegna severamente il parco macchine, ormai saturo, e gli uomini di Teknoservice, sottraendo risorse preziose alla gestione di una fase delicata, che rischia altri intoppi. Le zone coperte dal servizio sono ancora poche e buona parte del territorio è ancora dipendente dalle logiche dei cassonetti che ormai traboccano. I conferimenti avvengono per lo più ai loro lati e questo determina dei rischi che con la bella stagione possono concretizzarsi anche in tempi più veloci. “Se la situazione non si sblocca ho il timore che si aggraverà ed anche di parecchio in vista dell’estate” commenta l’assessore Grieco che nel frattempo ha sollecitato il presidente della Provincia di Matera, De Giacomo, affinché “faccia da pungolo all’osservatorio regionale rifiuti per promuovere incontri che permettano di individuare una soluzione”.

Nel frattempo, tuttavia, l’emergenza rifiuti sul territorio di Pisticci continua a crescere, come i rifiuti nei cassonetti ed il malumore dei cittadini che nel nuovo anno hanno dovuto abituarsi a convivere con una scenario che poco ha a che vedere con una paese civile e sviluppato, nel quale i costi dei servizi sui rifiuti gravano sulle bollette.
Alla luce degli sviluppi negativi registrati negli ultimi giorni, il Comune di Pisticci potrebbe a questo punto decidere di mettere in campo quell’ordinanza di cui si discute da alcuni giorni, in base alla quale la discarica di Recisa, attualmente chiusa, viene nel frattempo utilizzata per lenire le criticità e permettere di far trovare parcheggio alla munnezza che gronda dai cassonetti. L’onere è dei sindaco Di Trani. Sono in corso valutazioni “con altri Comuni e con le autorità sanitaria – spiega Grieco – finalizzate a valutare approfonditamente l’emissione dell’ordinanza per un possibile abbancamento dei rifiuti verso la nostra piattaforma, da utilizzare come cuscinetto affinché non ci sia immondizia per strada”. Si tratterebbe di “abbancamento nella Recisa per gli spazi che si sono liberati, in attesa di quegli interventi straordinari più volte richiesti, che nel frattempo sono diventati urgenti”.

Roberto D'Alessandro