20Settembre2024

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Sul' 'nnanz' a mè

Dopo più di due anni dalla contestata realizzazione del parco giochi sito di fianco all’ascensore, all’angolo tra via Giovanni di Giulio e via Nicola Cantisano, quest’estate sono sbocciati i primi girasoli grazie all’impegno di pochi volontari. Piccolo segno di un grande obiettivo: diffondere la bellezza così da farla crescere fuori e dentro di noi.
Dare la possibilità ai bambini di giocare in zone frequentate più dai nonni che da loro ed agevolare questa attiguità che arricchisce tutti non era sembrata una buona idea. Si preferiva la funzione che aveva precedentemente: vespasiano con affaccio e possibile creazione artistica sulle pareti. Destino a cui, purtroppo, non sono stati sottratti i restanti piani della struttura che ospita il parco per bambini nonché tragitto molto frequentato. Ad oggi, ahimè, non ci sono più fiori ed è nuovamente spoglio.
In quest’occasione, però, vorrei sottolineare non il disinteresse e l’ignavia, ma l’attivismo e lo spirito collaborativo che hanno portato a questo bel gesto, tassello inequivocabile di come un’altra strada è possibile. La strada della collaborazione e del bene comune che arricchisce tutti in contrapposizione alle dinamiche dell’individualismo che inaspriscono ed inaridiscono. Si innaffia “nanz a me” si spazza “nanz a me “ si abbellisce solo “nanz a port me”. Il paese è di tutti e le sue condizioni sono il frutto, anche, delle nostre disattenzioni.
È pur vero che nulla si sta facendo per agevolare le dinamiche di collaborazione tra cittadini ed amministrazione nonostante i proclami e i mezzi a disposizione, ma non deve bastare a farci desistere. Così come non è bastato al signor Mario Batta, attualmente in servizio presso la biblioteca comunale, che si occupa da diverso tempo, per scelta e a proprie spese, della fioriera che si vede nella foto. L’ha fatto per i bambini, ma non solo, in maniera che non vedessero quella terra spoglia, arida. Vorrebbe fare di più ma ha bisogno di collaborazione.
Mi auguro di cuore che queste abitudini vengano alimentate e si diffondano sull’intero territorio, così da dimostrare a tutti, turisti compresi, che teniamo al paese in cui viviamo e alla sua bellezza.

L'ideatore dell'inutile parco giochi