22Dicembre2024

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Scuola, proposta di Raucci sul dimensionamento

Dopo aver smantellato una Scuola Superiore di Marconia (ITAS Cerabona), nel 2015, ora tocca alle scuole dell’obbligo (INFANZIA-PRIMARIA-MEDIE) di Marconia.
La Giunta Regionale uscente, prima di ricevere il ben servito dagli elettori, ha messo in atto il colpo di grazia per smantellare anche le scuole dell’obbligo, ennesimo scippo contro Marconia. A cinque giorni dalle votazioni del 24 marzo, la Giunta Regionale a guida P.D. con l’assessore alla Cultura Cifarelli, con delibera n. 234 del 19 marzo 2019 ha deciso di staccare le scuole dell’obbligo di Craco dall’Istituto Comprensivo “P.Pio da Pietrelcina” di Pisticci centro e aggregarle all’I.C. di Montalbano Jonico, Comune dell’attuale Presidente della Provincia che è anche Sindaco dello stesso Comune; nella stessa delibera si è deciso di staccare il plesso della Scuola Primaria sito in via Monreale dall’Istituto Comprensivo di Marconia e aggregarlo all’Istituto Comprensivo di Pisticci Centro. Così come già succede per gli alunni e genitori della Scuola dell’Infanzia di Via Salerno (“Asilo verde”) dell’ITAS e Istituto Alberghiero, anche quelli del plesso Monreale saranno amministrati e gestiti dalla Presidenza e Segreteria di Pisticci centro dall’1/9/2019.
Premesso che bisognava ad ogni costo ricercare tutte le soluzioni possibili per mantenere in vita l’Ufficio di Presidenza e della Segreteria dell’Istituto Comprensivo di Pisticci Centro. Bisognava farlo però in modo corretto, leale e senza danneggiare per l’ennesima volta la comunità residente nella frazione di Marconia. Invece la Giunta Regionale, con il silenzio dell’Amministrazione Comunale di Pisticci e di tutte le forze politiche, ha scelto la scorciatoia, la strada più breve: “tanto a Marconia ci sono gli alunni facciamoli dipendere da Pisticci Centro”.
Non si tratta assolutamente di campanilismo, come sicuramente qualcuno potrebbe banalmente polemizzare. Il sottoscritto ha suggerito più volte, in tempo utile, la possibile soluzione: al Sindaco di Pisticci e al Vicesindaco, al Presidente della Provincia di allora, per le vie brevi e in pubbliche assemblee appositamente convocate a Marconia, ove era presente anche Badursi, nella sede della Provincia a Matera, nonché nei precedenti comunicati stampa. Per salvaguardare la Presidenza e Segreteria delle scuole dell’obbligo di Pisticci Centro, senza danneggiare eccessivamente il Comprensivo di Marconia, esiste la soluzione che consentirebbe di far raggiungere alle scuole di Pisticci Centro il fatidico numero di 600 alunni, senza smantellare i due plessi delle scuole dell’obbligo di Marconia.
Il Comprensivo di Pisticci Centro conta poco meno di 600 alunni, minimo previsto per mantenere l’autonomia scolastica; la scuola dell’Infanzia di Via Salerno di Marconia che conta circa 170 alunni già è aggregata a Pisticci, nell’immediato basta prendere gli alunni che escono da quella Scuola dell’Infanzia e farli iscrivere al Comprensivo di Pisticci Centro, si poteva fare già dallo scorso anno e adesso non si verificava quanto sta accadendo. Per fare questo, come suggerito alle autorità competenti, bastava ricercare quattro aule da ubicare in un terzo plesso scolastico a Marconia, in cui sistemare gli alunni uscenti dal cosi detto “Asilo Verde”.
Sicuramente la soluzione prospettata era più complessa rispetto alla “scorciatoia” scelta dalla Regione, richiedeva impegno anche finanziario da parte dell’Amministrazione Comunale, ma salvaguardava gli interessi della popolazione di Pisticci Centro senza danneggiare ancora una volta quella di Marconia.
Ci sono tanti locali a Marconia di proprietà del Comune, bisognava attrezzare quattro aule anche nel rispetto della normativa sulla sicurezza, ad esempio i locali in piazza elettra dell’ex ITAS, non tutto lo stabile, soltanto poche aule nell’immediato.
Questa soluzione sicuramente andava presa in considerazione già dall’ autunno scorso, quando appunto il sottoscritto l’ha suggerita all’Amministrazione Comunale, a qualcuno tale soluzione non piaceva, si preferiva il plesso per intero di via Monreale.
Al momento attuale, a 4 mesi dall’apertura del nuovo anno scolastico la soluzione del terzo plesso sicuramente, al di là dell’impegno finanziario, per i tempi non è più praticabile. Nell’interesse dell’intero territorio di Pisticci, senza mortificare nessuno dei due centri, si suggerisce una soluzione provvisoria e temporanea, compatibile con i tempi per il prossimo primo settembre, nell’attesa di reperire i locali per il terzo plesso. Ci vuole soltanto la volontà dei due Dirigenti Scolastici e del Sindaco per fare la proposta alternativa alla Giunta Regionale di prossima formazione:
Prendere circa 70/80 alunni di Marconia (quattro aule), ubicarli su un solo piano del plesso di Marconia e farli appartenere all’Istituto Comprensivo di Pisticci Centro. Sicuramente tale soluzione comporterebbe qualche problema logistico per la gestione del personale e per le pulizie, però consentirebbe a Pisticci Centro di mantenere immutata la situazione della Presidenza e Segreteria (sopra 600 alunni) e non danneggerebbe eccessivamente Marconia. Non si mortifica nessuno dei due centri. Nel contempo il Sindaco avrà tempo per reperire i fondi per creare il terzo plesso dal prossimo anno scolastico. Solo così si fa l’interesse del territorio intero di Pisticci.
Se invece si vuol fare il braccio di ferro fra Pisticci e Marconia, a chi è più forte fino a ieri nel centro sinistra, oggi nel centro destra, allora certo che si alimenta davvero il campanile, aumenta l’odio, rancore e risentimento fra le due comunità. Inoltre se si va avanti con la soluzione adottata dalla Giunta Regionale, fra breve ci sarà il paradosso, come già avviene per le scuole superiori ITAS e Alberghiero, la maggioranza degli alunni sono di Marconia e vengono amministrati da Pisticci.
Si fa appello pertanto al Sindaco, alle forze politiche di maggioranza e di opposizione, presenti e non in Consiglio Comunale, affinché prendano a cuore il problema, senza divisioni di parte, per addivenire alla soluzione la più idonea possibile, per non mortificare nessuna delle due comunità pisticcesi.
Con un po’ di meraviglia, ho letto che questa volta Il Consigliere Badursi del PD e i sindacati si sono accorti che il dimensionamento scolastico danneggia la popolazione pisticcese. Strano che in occasione dell’altro dimensionamento per il triennio 2015/2018 non si siano accorti del danno fatto a Marconia. Caro Badursi e cari sindacati, dove eravate il 21 dicembre 2014 quando il Consiglio Provinciale, a maggioranza, decise di smantellare il polo agrario di Marconia?
Se la memoria non mi tradisce Badursi era consigliere provinciale di maggioranza, forse anche capogruppo PD, e la CGIL ? Quello fu un gravissimo errore e uno scippo per Marconia e per l’intero Metapontino. In quell’occasione il sottoscritto che era in servizio all’ITAS partecipò a tutte le conferenze di servizio fatte alla provincia, nel mese di ottobre, novembre e dicembre 2014 sul dimensionamento scolastico. Durante le varie riunioni, sia a Badursi che alla CGIL, il sottoscritto li ha implorato (ci mancava solo che si mettesse in ginocchio) invitandoli a non smantellare il polo agrario perché ci sarebbero state gravi ripercussioni negative sia per l’Agrario di Matera città che per l’ITAS di Marconia. Durante le riunioni tenutosi alla Provincia l’Ufficio Scolastico Provinciale e quasi tutti i Sindaci di altri Comuni erano per mantenere in vita il polo agrario di Marconia. Invece chi doveva difendere Marconia?? Badursi si astenne in quel Consiglio mentre la CGIL diede il suo assenso ribadito con il plauso in un comunicato stampa, gli altri sindacati si disinteressarono.
Bisognerebbe chiedere scuse pubbliche alla popolazione per le scelte sbagliate fatte allora, oltre a smantellare il polo agrario furono cancellati diversi posti di lavoro (circa 10) fra Pisticci e Bernalda, dove si potevano conservare due Istituti Comprensivi, invece si decise di farne uno con un numero di alunni pari a 1.353, nonostante la Legge prescriveva un massimo di 1.200 per ogni Istituto; ancora oggi a Bernalda ci sono più di 1200 alunni.
Dall’1/9/2015 fu smantellato il polo agrario e l’ITAS di Marconia fu aggregata al Liceo di Pisticci. In quell’occasione si poteva concedere la deroga perché l’Istituto Agrario era una scuola ad indirizzo specifico ed unico in provincia di Matera, la legge lo prevedeva espressamente per quei casi. Mentre nel caso del Comprensivo, caro Badursi la deroga ora non è più prevista, a maggior ragione per le scuole dell’obbligo non si può andare sotto i 600 alunni. Bisogna ricercare una soluzione diversa per salvaguardare Pisticci Centro ma senza mortificare Marconia.
Invito ancora una volta, senza spirito polemico, le autorità preposte e la politica pisticcese, che purtroppo fino ad oggi si è disinteressata del problema delle scuole superiori di Marconia e Pisticci, a farsi carico della crescente emigrazione scolastica soprattutto di Marconia verso le scuole dei comuni limitrofi.
Con l’ultimo dimensionamento scolastico si è perso ancora una volta l’occasione per potenziare, magari un polo liceale con sede a Pisticci centro e rilanciare un polo “Agroalimentare” a Marconia. Va ridata una specificità giuridica e formativa all’istruzione agraria, per il bene dell’ITAS di Marconia e per quello che detto Istituto ha rappresentato e rappresenta per l’intero Metapontino. Va assolutamente ristabilito la legalità così come previsto dalla Legge regionale sul dimensionamento scolastico che recita testualmente: “gli uffici di Presidenza e Segreteria vanno ubicati nel plesso scolastico che conta il maggior numero di alunni”. Chi ha orecchie può ascoltare.

Pietro Raucci
Presidente regionale associazione direttori servizi amministrativi di Basilicata