29Marzo2024

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Consorzio Industriale di Matera, Santarsia è incompatibile

Fermate tutto, fatelo scendere. Crediamo proprio che la misura sia colma e ci soffermiamo, nostro malgrado, su una figura che pur di scarso rilievo non può più restare al suo posto. Si tratta del commissario del Consorzio Asi di Matera. Oltre ai fatti dei quali si è venuti a conoscenza tramite stampa circa l'indagine in corso per traffico illecito di rifiuti tra Eni e Tecnoparco e nella quale risulta indagato, insieme ad altre 10 persone, l'Ing. Gaetano Santarsia nella sua qualità di commissario Asi, ha un ruolo di incompatibilità perchè è anche dirigente Arpab- e si crea commistione tra controllore e controllato. Ricordiamo che il consorzio Asi è presente in Tecnoparco con una quota di maggioranza relativa e , per questo, il commissario risulta essere indagato ma lo stesso Commissario nella sua qualità di dirigente Arpab non disdegna di effettuare sopralluoghi di “controllo” nella struttura industriale- Tecnoparco- con funzioni di controllore, c'è qualche “ridondanza”.
Opportunità vorrebbe che sia rimosso per tutte e due le cause ma il recente annunzio che la pista Mattei ritorna ad essere operante nella prossima estate è la classica goccia che fa traboccare il vaso perchè proprio nel suo ruolo di dirigente Arpab il nostro commissario è ben a conoscenza che una conferenza dei servizi tenutasi il 20/7/11 ha richiesto all'Arpab la caratterizzazione di tutta l'area dell'ex pista Mattei e questa circostanza è stata evidenziata nella conferenza dei servizi che si è tenuta a Roma il 13-2-14 per i siti SIN di Tito e Val Basento e dove il nostro era presente.
Nella successiva conferenza dei servizi quella 7-3-2014, circa l'area relativa alla Ex Pista Mattei, venne fuori testualmente che “ Il rappresentante della Regione Basilicata informa che il CSI di Matera ha riferito di avere in corso un accordo con ENI in merito alle due discariche ubicate all'interno dell'area Pista di volo e che , pertanto, gli interventi di caratterizzazione di tali discariche non sono stati progettati”. Appare evidente come la pista di volo che è nell'area non sia utilizzabile e ci chiediamo che fine abbia fatto Lucania Fly mentre conosciamo, adesso, Winfly; una società nata nel 2010 e specializzata in collegamenti interni in Africa- Congo- a servizio, principalmente di società petrolifere. Una società che fa capo all'aeroporto di Pontecagnano che dopo tanti annunci pluridecennali non riesce a trovare la quadra per la operatività. E' di tutto questo che abbiamo bisogno anche per buttare alle ortiche i primi 600 mila euro? Forse l'ora per il commissario è scoccata e che sia rimosso dalla funzione.

Pio Abiusi
associazione Ambiente e Legalità