Michele Leone in campo con tre liste
- Post 29 Aprile 2016
Leone aveva lasciato l’attuale Consiglio comunale dopo le divergenze con l’alleato di cinque anni fa, ovvero il sindaco Di Trani. In precedenza era stato a sua volta sindaco di Pisticci per tre anni e mezzo, oltre aver avuto precedenti incarichi tecnici e politici. Leone punterà dunque sull’esperienza e, nella settimana che resta prima della scadenza dei termini di presentazione delle liste cercherà di allargare ulteriormente la coalizione. “Noi iniziamo da qui, ovvero lo slogan che abbiamo scelto per partire con la campagna di comunicazione, sta proprio ad indicare la nostra apertura ad ulteriore proposte e quindi a soggetti politici che volessero confrontarsi con i nostri gruppi” spiega Leone, che poi sintetizza l’obiettivo: “Pisticci ha bisogno di una terapia particolare per guarire dal degrado nel quale versa sul piano economico, ambientale, urbanistico e sociale. Occorre rilanciare questo territorio, perseguire una nuova idea di sviluppo e restituire la speranza alle sue comunità. L’amministrazione comunale dovrà portare avanti progetti ambiziosi puntando su capacità, competenze ed idee”. Leone fa poi riferimento ad alcuni aspetti programmatici: “il territorio deve poter interagire con strutture e realtà fondamentali come il porto di Taranto, Matera 2019, la piattaforma logistica di Ferrandina, l’aeroporto di Pisticci Scalo e la Valbasento ed inoltre deve ripensare le sue politiche ambientali anche alla luce degli ultimi fatti”.
Pronta la risposta anche a chi eccepisce che questa nuova discesa in campo arrivi ad una età più consona a godersi la pensione: “Ho l’energia per poter amministrare questo territorio, sono mosso da forte passione e da amore per il paese. Credo che sia legittimo esserci e sono convinto che l’età, più che un impedimento, possa rappresentare una risorsa ed un valore aggiunto nel governare una città che rischia di essere condannata al degrado. Pisticci ha bisogno di fiducia e speranza e di veder valorizzate le sue risorse territoriali ed umane”.
Roberto D'Alessandro
pubblicato su Il Quotidiano del Sud
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