Affari sporchi ed inquinati in Valbasento. Il Pdl Pisticci scrive una lettera aperta a Di Trani
- Post 13 Giugno 2012
E’ da questa premessa che prende corpo l’ultima iniziativa del rinnovato Pdl di Pisticci e Marconia, il cui coordinamento sta attuando una decisa campagna di comunicazione. In poco più di 24 ore, infatti, la locale sede del partito, coordinata adesso da Michele Forte, ha diffuso ben quattro documenti. Una tempistica un po’ insolita, probabilmente dettata dal desiderio di dare un nuovo segnale di presenza da parte di questa forza politica, praticamente assente nel periodo successivo alle ultime elezioni comunali.
Per la consueta attenzione alle istanze provenienti da tutti gli esponenti politici locali e non, questi ultimi soprattutto quando intervengono su fatti relativi alla comunità alla quale guarda principalmente il nostro giornale online, pubblichiamo la lettera aperta del Pdl Pisticci inviata al sindaco Di Trani.
“Illustre Sindaco, precisiamo innanzi tutto che non solo non siamo contrari alla reindustrializzazione della Valbasento ma ci auguriamo e ci attiveremo affinché le Aziende che vi operano vengano messe nelle migliori e più competitive condizioni produttive (dotazione di adeguate infrastrutture, adeguati costi energetici, ecc.); ciò al fine di avere la massima crescita delle imprese medesime e, conseguentemente, dei posti di lavoro.
Tuttavia, qualsiasi processo di industrializzazione non può prescindere dal pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei lavoratori e di tutti i cittadini che abitano il territorio circostante.
I contenuti dell’articolo e del video in Riferimento sono a dir poco sconcertanti. Vi è la descrizione di episodi che, seppure di dominio pubblico in base a “voci” circolanti sul territorio, e, si dice, anche oggetto di recente esposto alla Procura, raccontati da testimoni che si sono esposti direttamente, provocano un effetto devastante in chi legge e/o ascolta: primo perché sorge spontaneo collegare il tutto con alcuni casi di neoplasie che hanno riguardato nostri concittadini; secondo perché, se fosse vero il contenuto, è incredibile che chi sarebbe deputato al controllo lascia accadere tutto questo con colpevole disinvoltura.
Noi (in calce al documento c’è la firma del coordinatore della Sezione del PDL di Pisticci e Marconia ndr) desideriamo sapere:
B) Chi ha l’autorizzazione allo smaltimento dei rifiuti industriali e se questi può o meno smaltire rifiuti tossici provenienti da aree diverse dalla Basilicata; in caso affermativo (come purtroppo a noi risulta): quali sono gli atti autorizzativi; quali sono le quantità consentite e di che tipo; come viene effettuato il monitoraggio delle quantità e qualità in entrata;
C) Se gli impianti per lo smaltimento sono per tipo, dimensione e stato manutentivo idonei a smaltire la quantità e la qualità dei rifiuti in entrata;
D) Quali sono i vantaggi per la nostra collettività a fronte di una tale pericolosa attività che, peraltro, qualora fossero vere le notizie indicate nell’articolo, oltre a compromettere l’ecosistema della zona, rischia di arrecare anche gravissimi irreparabili danni al litorale a ridosso della foce del Basento;
E) Quali misure intende adottare per assicurare un imparziale monitoraggio dei rifiuti trattati e delle acque del fiume Basento, nonché in che modo intende divulgare i dati ai cittadini;
F) Se ed in che misura sono stati stanziati fondi per la bonifica del territorio, nonché se ed in che misura sono stati eventualmente utilizzati”.
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